FILOLOGIA, ARCHEOLOGIA E ANTROPOLOGIA.
UN VIADOTTO NON E’ UNA PORTA: A VOLER ESSERE, "SEVERI-NO", BISOGNEREBBE "RITORNARE A ELEA".
Una nota a margine del seguente intervento del prof. Francesco Fistetti (apparso su Fbook):
"Schmitt e Kojčve, la politica a chiare lettere" ... chiarissimo Francesco Fistetti, condivido: siamo di fronte alla punta di un #iceberg epocale, di una #storia di #lungadurata di #doppiogiochismo e di una "coerenza filosofica" che riposa sulla incomprensione storica della lezione di #Kant e sul principio di contraddizione e sulla #dialettica hegeliana. #MichelFoucault ha risollecitato e riprendere la via del "#sŕpereaude!" kantiano (1984), ma l’#Europa, oggi, pensa ancora prima di #Koenigsberg (1784) e, ancora, nell’epoca di #Kaliningrad (2023): un #letargo di secoli (#DanteAlighieri, Pd. XXXIII, 94), che investe tutta la cultura atea e devota. Sul tema, se non sbaglio, Gramsci scriveva: "Il Cristianesimo potrebbe chiamarsi, storicamente, cristianesimo-paolinismo e sarebbe l’espressione piů esatta". O no?