Memorie per una politica morale
di Angelo Bertani (Europa, 21 gennaio 2011)
Con l’abituale franchezza Barbara Spinelli, prendeva spunto dalla vicenda di Battisti e ricorda: «L’amalgama creatosi fra terrorismo, mafia, corruzione, sprezzo della magistratura: non è una vecchia pagina da voltare. È il presente limaccioso che viviamo ». (Repubblica, 5 gennaio 2011). Quanto il presente sia «limaccioso » lo vediamo in questi giorni. Ma per ricordare che cosa sia la politica pulita e la moralità dell’impegno civile - e per ritrovarne la strada - ci aiutano alcuni libri recenti. Sono opera di persone che hanno attraversato gli scorsi decenni con coscienza coraggiosa e libera. Possiamo leggere per esempio il bel libro di Arnaldo Nesti, prete, poi docente universitario, animatore di cultura e di dialogo (Il mio novecento. Passioni. Dentro e fuori il mondo cattolico, introd. di Andrea Riccardi, Felici Editore).
Accanto, diverso eppur vicino, il “diario” di don Luisito Bianchi, anche lui ultraottantenne lucidissimo, preteoperaio e ora cappellano presso il monastero di Viboldone (Le quattro stagioni di un vecchio lunario, Sironi editore) che racconta la sua vita dalla Resistenza al seminario, dalla passione religiosa a quella civile. Ottanta, gli anni di una politica (intr. di Stefano Rodotà, Servitium) è il titolo del volume col quale Giancarla Codrignani documenta gli anni della sua vita, piena di attività e di riflessioni. Sono scritti che testimoniano il suo impegno di studiosa e insegnante, di giornalista, cattolica militante e parlamentare nella sinistra indipendente.
Un taglio diverso, ma una analoga esperienza personale e politica, si ritrova nelle «memorie di una donna dal Novecento incompiuto» di Paola Gaiotti De Biase (Passare la mano, con una presentazione di Romano Prodi, ed. Viella). Anche questo un libro ricco di fatti e di storia; l’esame di coscienza di un’epoca. Con una domanda che sovrasta e inquieta: ma a chi passare la mano? E infine un altro libro che dice memoria, fede, impegno e speranza.
Nonostante tutto. È di Marisa Rodano (Del mutare dei tempi, 2 voll, pref. di Giorgio Napolitano, ed. Memori). Anche qui è la storia di una donna; della bella famiglia che Marisa ha costruito con Franco Rodano e della loro coraggiosa avventura umana e politica. Non c’è spazio qui per accennare alle molte cose esemplari e toccanti contenute nelle 800 pagine di questo “diario minimo”. Vorrei solo ricordare che proprio oggi l’autrice compie 90 anni (è nata il 21 gennaio 1921, lo stesso giorno in cui a Livorno nasceva il Pci). Spero che l’alta ispirazione umana e cristiana contenuta in queste “memorie”, possa continuare a guidare il cammino della nostra patria.