La proposta del ministro dell’Interno Maroni: prendere le impronte digitali ai nomadi
Jacques Barrot, commissario alla Giustizia ricorda che Bruxelles vigila sui diritti umani
.L’Ue boccia le impronte ai rom ."Mai successo prima in Europa"
Ma la Commissione puntualizza: "commenteremo solo la legge quando approvata"
BRUSSELLES - La Commissione Ue si espressa sulla schedatura dei residenti dei campi nomadi in Italia: prendere le impronte ai rom viola le norme della Comunità europea.
’’Una cosa del genere non è mai successa fino ad ora’’ in uno Stato membro dell’Ue. Così Pietro Petrucci, portavoce del Commissario europeo alla giustizia Jacques Barrot, rispondendo ad una domanda nel corso del briefing quotidiano, ha commentato la proposta del ministro dell’Interno Roberto Maroni di prendere le impronte digitali ai Rom, compresi i minori. ’’La Commissione non può commentare dichiarazioni rese da politici di Stati membri, ma solo leggi approvate dal Parlamento’’, ha tuttavia precisato il portavoce aggiungendo che il braccio esecutivo dell’Ue ’’non ha ricevuto informazioni dirette o indirette dalle autorità italiane’’ sul tema.
Il portavoce ha poi ricordato che Bruxelles dà grande importanza al rispetto dei diritti umani e dei valori fondamentali e alla lotta contro la discriminazione.
* la Repubblica, 27 giugno 2008.