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ELEZIONI USA. Politica e Religione....

USA ED EUROPA. LA DEMOCRAZIA, LO SPIRITO DI FILADELFIA DI OBAMA, E L’INTEGRALISMO DELLE CHIESE INVISIBILI. L’analisi di Barbara Spinelli - a cura di pfls

L’Islam integralista in Francia è cresciuto in scantinati adibiti al culto, non nelle moschee visibili dove aleggiano forse pensieri ostili ma almeno c’è luce.
domenica 4 maggio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] per risolvere i conflitti occorre complicare e non semplificare, negandoli: «La rabbia non sempre è produttiva; anzi, fin troppo spesso distoglie l’attenzione dalla risoluzione dei problemi reali; ci impedisce di guardare in faccia le nostre responsabilità per la condizione in cui ci troviamo e impedisce alla comunità afro-americana di stringere quelle alleanze di cui ha bisogno per produrre un cambiamento reale. Ma la rabbia è reale; è molto forte; e limitarsi a desiderare che (...)

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> ELEZIONI USA. LA DEMOCRAZIA, LO SPIRITO DI FILADELFIA DI OBAMA, E L’INTEGRALISMO DELLE CHIESE INVISIBILI. --- BERLINO. Obama: "Abbattere tutti i Muri che dividono popoli e razze".... Barack Obama verrà presto in Italia: "La amo, un Paese meraviglioso, prometto che verrò appena possibile", dice il candidato democratico ai microfoni fi Sky Tg 24.

venerdì 25 luglio 2008


-  Il candidato democratico fa sognare la folla radunata a Berlino
-  E ai microfoni di Sky Tg 24 dice: "Verrò presto in Italia"

-  Obama: "Abbattere tutti i Muri
-  che dividono popoli e razze"

-  Il discorso davanti a oltre 100 mila persone entusiaste
-  Grande enfasi sulla collaborazione tra Usa e Unione europea
*

BERLINO - Barack Obama verrà presto in Italia: "La amo, un Paese meraviglioso, prometto che verrò appena possibile", dice il candidato democratico ai microfoni fi Sky Tg 24. Proprio nel giorno in cui, da Berlino, pronuncia un trionfale discorso davanti alla Colonna della Vittoria, applaudito da oltre centomila tedeschi entusiasti: "L’America non può isolarsi, l’Europa neanche. E’ arrivato il momento di costruire nuovi ponti, di abbattere i Muri che dividono popoli e razze".

"Vogliamo una Unione europea forte - sostiene il senatore dell’Illinois - l’Europa è il migliore partner degli Usa". E allora, prosegue, "insieme bisogna unirci per salvare il pianeta". Abbattendo tutte le diversità: tra neri e bianchi, tra musulmani e ebrei, tra ricchi e poveri. "Usa e Europa dovranno fare di più per questo - aggiunge - non vi parlo da candidato americano - ha aggiunto - ma da cittadino del mondo. Non assomiglio agli americani che hanno parlato qui prima di me, la mia storia personale è diversa, una storia americana. Il padre di mio padre era un servo degli inglesi, un cuoco".

"Ringrazio la Merkel e il ministro degli Esteri Steinmeier per il benvenuto che mi hanno dato - dice ancota Obama - ma ringrazio soprattutto Berlino. Questa città come molte altre conosce il sogno della Libertà". E ancora: "Persone del mondo guardate Berlino, dove il Muro è caduto e dove la storia ha provato che non c’è una sfida che non si può combattere per il mondo unito".

Tra i suoi passaggi più politici, da segnalare quelli sull’Iran ("deve abbandonare le sue ambizioni nucleari militari") e sull’Afghanistan: "L’America non può farlo da sola, il popolo afghano ha bisogno delle nostre truppe e delle vostre truppe (europee, ndr)".

In definitiva, per Obama, un grande successo. In questo tour europeo che prosegue a Parigi, e che segue le trasferte in Afghanistan e in Israel. E con la capitale tedesca caduta in piena obamamania. E se nel 1963 John Kennedy è passato alla storia per la celebre frase "Ich bin ein berliner", oggi l’aspirante presidente ha conquistato tutti con un semplice "I love Berlin".

La frase è stata pronunciata al termine dei suoi colloqui con il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier. Dopo gli incontri con le autorità, tra cui questa mattina il ricevimento in Cancelleria del capo di governo tedesco Angela Merkel, Obama ha fatto una scappata all’hotel di lusso Ritz Carlton, per fare un’oretta di fitness. Poi, il bagno di folla, con circa 100 mila persone pronte a seguire il suo discorso alla Siegessaeule, la Volonna della vittoria, che sorge al centro del Tiergarten.

* la Repubblica, 24 luglio 2008.


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