RUSSIA
Pussy Riot, oggi il verdetto
proteste in tutta Europa
Le tre cantanti punk diventate il simbolo del dissenso contro Vladimir Putin verranno giudicate alle 13 ora italiana. In tutta Europa manifestazioni per chiedere il rilascio *
MOSCA - "Free Pussy Riot": questo lo slogan diffuso in queste ore in manifestazioni in tutta Europa per difendere le tre cantanti punk, ormai simbolo del dissenso contro Vladimir Putin dopo aver cantato una "preghiera" contro il presidente russo dentro la cattedrale Cristo salvatore di Mosca.
Il verdetto del processo è atteso per oggi e l’udienza inizierà alle 13 ora italiana. Nadezhda Tolokonnikova, 23 anni, Maria Alekhina, 24 anni, e Yekaterina Samutsevich, 29 anni, sono in custodia da cinque mesi e per loro la procura ha chiesto una pena di tre anni di carcere.
Una tragica prospettiva che non ha scalfito la grinta delle giovani musiciste. La Tolokonnikova ha infatti rilasciato un’intervista al giornale indipendente Novaya Gazeta - dove lavorava Anna Politkovskaya - fugando ogni ipotesi di pentimento. "Siamo felici di essere diventate involontariamente l’epicentro di un enorme evento politico che coinvolge diverse forze. E non credo in una sentenza come questa. Questo non è un processo: è un’illusione".
"Davvero non ci aspettavamo un processo - ha aggiunto - perché non abbiamo mai commesso alcun reato. Non sospettavamo neanche che le autorità sarebbero state così stupide da perseguitare delle femministe punk anti-putin, dandoci legittimità nello spazio sociale".
Tra le star internazionali scese in campo in favore delle tre artiste, Madonna, Bjork e l’ex Beatle Paul McCartney, e marce di protesta sono previste anche in Svezia, Francia e Germania.
Il provocatorio gruppo femminista ucraino Femen ha inscenato nel centro di Kiev una manifestazione in sostegno delle colleghe russe, segando una croce in memoria dei milioni di vittime dello stalinismo e chiedendo alla Chiesa di "fermare il sostegno alla dittatura e sostenere lo sviluppo della democrazia e della libertà delle donne".
A Mosca invece diverse statue sono state incappucciate con "balaclava" - i cappucci spesso usati dai corpi speciali - colorati alla maniera di quelli indossati dalle Pussy Riot. Tra i monumenti, quelli dei poeti Alexander Pushkin e Abai Qunanbaiuli, quello dello scienziato Mikhail Lemonosov e statue di eroi della seconda guerra mondiale.
* la Repubblica, 17 agosto 2012