Decollato da Fiumicino, Benedetto XVI atterrerà stasera negli Stati Uniti
La visita di Ratzinger dopo lo scandalo dei religiosi accusati di abusi sessuali
Il Papa in volo verso gli Usa
"Mai più sacerdoti pedofili" *
ROMA - C’era anche Romano Prodi all’aeroporto di Fiumicino a salutare Benedetto XVI in partenza per gli Stati Uniti. Il Boeing 777 dell’Alitalia atterrerà alla base di Washington alle 16 ora locale. Accolto dal presidente George W. Bush, il Papa inizierà tra qualche ora l’ottavo viaggio apostolico fuori dai confini italiani.
Ratzinger sarà il primo Papa ad approdare negli Stati Uniti dopo la crisi spirituale dei preti pedofili che ha travolto la Chiesa americana, il terzo pontefice dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II.
"I pedofili saranno completamente esclusi dal sacerdozio", ha assicurato Benedetto XVI conversando in aereo con i giornalisti durante il viaggio sull’Oceano. "Ci vergognamo profondamente e faremo tutto il possibile affinchè questo non si ripeta in futuro", ha affermato il Papa.
La visita di Ratzinger è la prima di un Papa negli Usa da quando nel 2002 esplose lo scandalo degli abusi sessuali dei sacerdoti, che ha costretto le diocesi a pagare danni per oltre due miliardi di dollari. Benedetto XVI ha assicurato che la Chiesa cercherà di selezionare i candidati al sacerdozio "in modo che solo le persone davvero integre possano esservi ammesse". "E’ più importante avere buoni preti che avere molti preti", ha sottolineato il Pontefice. "Se leggo le storie di quelle vittime - ha aggiunto Ratzinger - è difficile per me comprendere come sia stato possibile che i sacerdoti abbiano tradito in questo modo la loro missione".
Il viaggio papale, pensato per il duecentesimo anniversario di molte diocesi statunitensi, si è arricchito con l’invito del segretario dell’Onu a parlare alla assemblea delle Nazioni Unite, dove il 18 aprile il Pontefice interverrà davanti ai rappresentanti di 192 nazioni accreditate. Tra gli appuntamenti più fortemente simbolici, la sosta a Ground Zero, domenica prossima. E, nella stessa giornata, la Messa allo Yankee stadium del Bronx dove sono attesi migliaia di fedeli.
Domani, giorno del suo ottantunesimo compleanno, Ratzinger incontrerà una volta ancora Bush alla Casa Bianca, accolto da 21 colpi di cannone a salve, dagli inni del Vaticano e degli Stati Uniti, festeggiato da una folla record di 12 mila persone tra cui, chissà, potrebbe affacciarsi anche qualche candidato presidenziale.
Nello studio ovale, Ratzinger e Bush proseguiranno, secondo le indicazioni della Casa Bianca, il dialogo su "fede e ragione" e sugli "obiettivi comuni". Tra i due c’è convergenza di vedute su molti temi sociali, come l’aborto, le ricerche sulle cellule staminali e i matrimoni gay. Ma come ha già fatto nel messaggio di Pasqua, Benedetto XVI non perderà l’occasione per differenziarsi sulla guerra in Iraq e sulla giustizia capitale. E a Washington, come poi nel discorso di venerdì all’assemblea generale dell’Onu, il Papa insisterà sul tema della pace. Il rientro in Vaticano del Pontefice è previsto per la mattinata di lunedì.
* la Repubblica, 15 aprile 2008.