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EDIPO. Il disagio della civiltà e lo spirito critico...

ANTIGONE E IL NOSTRO PRESENTE STORICO. LA LEZIONE DI SOFOCLE. Una riflessione di Franco Cordero - a cura di Federico La Sala

mercoledì 26 marzo 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] In sede etica e politica semina idee capitali, talvolta fraintese, questo trentaduesimo dramma con cui Sofocle vince il concorso dell’anno 442 a C.: lo Stato non incarna valori assoluti, anzi cova grovigli d’interessi impuri; siamo animali deboli, con midolla manipolabili, vedi quel coro pieghevole, quindi l’unico scudo contro le sbornie comunitarie è l’analisi critica. Chiunque li detti, i dogmi non meritano il sacrificium intellectus, tanto meno quando servano interessi (...)

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> ANTIGONE E IL NOSTRO PRESENTE STORICO. LA LEZIONE DI SOFOCLE. --- BIMBI SVEGLI. La “piccola” Antigone (di Giampiero Monaca)

lunedì 22 ottobre 2012

la “piccola” Antigone

di Giampiero Monaca *

Venerdì 19 ottobre la maestra Lina ed io abbiamo raccontato la storia di Antigone ai nostri piccoli di prima elementare, per prepararli alla Serata della Pace e della nonviolenza che organizziamo ad Asti il 9 novembre.

I piccoli della 1C condivideranno i loro primi pensieri scaturiti dal lavoro fatto in classe sul tema della giustizia e della pace, mentre i ragazzi di prima media reciteranno l’Antigone e interpreteranno canti di guerra e pace di De Andrè e leggeranno i loro testi creativi sul tema.

Un progetto continuità attivato in maniera autonoma e spontanea tra gli insegnanti Gavazza, Margarino, Serra e Tosetto della scuola media Martiri della Libertà e noi, maestra Lina e maestro Giampiero della 1C della scuola Rio Crosio di Asti.

Torniamo a venerdì... alla fine della storia il re Creonte si pente per aver imprigionato Antigone solo perchè lei aveva rifiutato di obbedire alla crudele ed ingiusta legge che vietava di seppellire il corpo dei nemici considerati traditori.

Per Antigone nella morte non ci sono amici o nemici, ci sono leggi ingiuste alle guali è giusto disobbedire.

Creonte pentito cerca allora di rimediare: PRIMA va a seppellire il corpo di Polinice con tutti gli onori di un funerale di stato, sontuoso e ufficiale, POI va a liberare la piccola Antigone , ma la trova ormai morta... Non c’è vita senza Libertà!!

Bè.

Elena A. 5 anni e mezzo, al termine commenta.... “non poteva il re, preoccuparsi prima dei vivi, e andare a liberare subito Antigone? Poi poteva andare a occuparsi di Polinice, tanto era morto. I vivi sono più importanti dei morti “

Da sempre è così: il potere onora come eroi con funerali di stato i magistrati antimafia massacrati da un’autobomba, ma fa difficoltà a pagare le pensioni di invalidità agli agenti della scorta rimasti feriti.

Però... io a questa chiave di lettura in cui, anche nel pentimento, anche quando cerca di risultare umano, il POTENTE, è inadeguato a compiere azioni davvero efficaci e pietose, ci sono arrivato solo una settimana fa!

Grazie Elena!

* BIMBI SVEGLI


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