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Il magistero della Legge dei nostri Padri e delle nostre Madri Costituenti non è quello di "Mammona" ("Deus caritas est", 2006)!

EUROPA: EDUCAZIONE SESSUALE ED EDUCAZIONE CIVICA. ITALIA "NON CLASSIFICATA"!!! Per aggiornamento, un consiglio di Freud del 1907 - con una nota introduttiva di Federico La Sala

Studio europeo nelle scuole, ma il Ministro "censura" la domanda sui metodi contraccettivi (la Repubblica/Salute, 14.02.2008, p. 19).
domenica 9 marzo 2008 di Maria Paola Falchinelli
Cosa succede in casa - nella “camera nuziale”,
e cosa succede in Parlamento - nella“camera reale”?!
Per un nuovo "romanzo familiare",
politico e teologico!!!
COME NASCONO I BAMBINI?
E COME ‘NASCONO’ I GENITORI?!
Una nota introduttiva alla
“Istruzione sessuale dei bambini” (1907)
di Sigmund Freud
di Federico La Sala *
Quali discorsi si fanno nella stanza dei bambini? Ma quali discorsi si fanno nella camera dei genitori e, ancor di più, in (...)

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> EUROPA: EDUCAZIONE SESSUALE ED EDUCAZIONE CIVICA. ITALIA "NON CLASSIFICATA"!!! --- UNA CARTINA DI TORNASOLE: IL CASO DELL’UOMO TRANSGENDER INCINTO. "Marco e la guerra sopra la sua testa" (di Anna Cordioli - "Centro Veneto di Psicoanalisi").

venerdì 26 gennaio 2024

      • II parte: continuazione e fine.....

UNA CARTINA DI TORNASOLE: IL CASO DELL’UOMO TRANSGENDER INCINTO.

      • DISAGIO DELLA CIVILTA’ (S. FREUD, 1929), EDUCAZIONE SESSUALE, ED EDUCAZIONECIVICA: UN PROBLEMA DI LUNGHISSIMA DURATA, UNA QUESTIONE DI "DOTTA IGNORANZA" (1440) ANTROPOLOGICA (E TEOLOGICO-POLITICA), E, ANCORA, DI "ISTRUZIONE SESSUALE DEI BAMBINI" (Lettera di Sigmund Freud al dottor M. Furst, 1907).


Marco e la guerra sopra la sua testa

di Anna Cordioli (*)

[...]

      • 4) L’interruzione volontaria di gravidanza.

Nel caso della storia di Marco, il giovane, colto di sorpresa dalla gravidanza, ha chiesto di interrompere la gestazione anche se sono stati superati i termini per l’I.V.G.

Noi sappiamo che in Italia l’interruzione di gravidanza è un tema ancora molto battagliata. Solo pochi giorni fa, la camera dei deputati ha ospitato un convegno per la revisione della legge 194, in senso restrittivo.

Questa storia di Marco va dunque osservata sia nel suo specifico sia nel dolente dibattito in corso sull’ivg.

Personalmente dubito che in Italia verrà concessa l’interruzione di gravidanza neppure in un caso così complesso.

Mi sembra di aver capito che il feto non abbia risentito del fatto che il giovane abbia continuato l’assunzione di ormoni mascolinizzanti e che sia dunque sano.

La domanda è se Marco corra dei rischi psicologici sentendosi costretto a una gestazione non voluta e che può sentire come una aggressione al suo vissuto interno.

Sempre Malde Vigneri rifletteva sul fatto che il rischio di un break down psicotico dovrebbe essere un motivo per valutare di concedere l’IVG oltre il terzo mese.

Chissà se Marco otterrà una tutela nei confronti anche della sua salute.

Sicuramente sta patendo il destino di molte donne che, anche senza la complicazione della transizione, si sentono rifiutare la richiesta di un aborto anche per motivi gravi. Questo fa di lui una donna?

Un’esperta, intervistata da giornali vicini alle posizioni pro-life e trans-excludent, sembrava trionfante di fronte a questa situazione, usandola per rimarcare il fatto che Marco è e resta biologicamente una donna.

“Una donna resta tale anche quando si percepisce uomo e affronta i trattamenti come Marco che cambiano l’aspetto esteriore e gli equilibri biologici ma lei è rimasta donna biologicamente, tanto che è restata incinta”.

Nelle argomentazioni si evince la posizione ideologica sottostante: dietro ad argomenti biologico-centrici emerge una svalutazione della richiesta stessa di transizione. Ma questa posizione andrebbe resa esplicita, invece che nascondersi dietro a discorsi da scienza dura.

Tocca sempre ripartire da capo? Le persone Trans devono sempre ripartire dal difendere il diritto alla transizione?

Fatico a pensare che sia una cosa degna di uno scienziato, lo svalutare le vite altrui per vincere una disfida ideologica.

È proprio l’assetto etico che non posso condividere.

Mi chiedo anche cosa sarebbe successo se Marco fosse stato felice della gravidanza. Si sarebbe aperto il tema di del diritto di ciascuno a poter generare o si sarebbe parlato di revocare la transizione? in altre parti d’Europa e del mondo ci sono movimenti di consapevolezza per chiedere maggiore tutela istituzionale per le i genitori trans, esistono anche campagne che chiedono un accesso reale all’ivg per le persone trans. Sono consapevolezze anni luce da quelle che ho letto sui giornali in questi giorni. C’è addirittura chi cerca di far sembrare le persone trans disinformate per giustificare una richiesta di IVG.

Esistono sicuramente le persone disinformate ma, mediamene, le persone trans adulte hanno molte più informazioni di un clinico.

Ciò che a molti sfugge è che, ad eccezione di qualche persona in cui la varianza di genere si accompagna a delle psicopatologie maggiori, le persone trans sono consapevoli che la genetica non si cambia. Sono consapevoli che prenderanno medicinali tutta la vita, che dovranno comunque fare screening per la salute di genere (es per la densità ossea) ecc.

Il loro cercare di stare in comunità, le aiuta contro la disinformazione e le aiuta ad informarsi sui loro diritti, non ultimi anche quello alla gravidanza e all’ivg.

Le persone Trans affrontano un percorso lungo, fisicamente doloroso e tutt’altro che comodo.

Sono le persone cisgender che non ne hanno idea e spesso pensano che la transazione sia un capriccio o un delirio.

Le stesse persone Trans parlano della permanenza del dato biologico perché sanno l’importanza di studi medici specifici e anche perché non sono più così prone a rinunciare al diritto di procreazione.

Il dato biologico non è più un taboo da molto tempo, sui giornali lo usa solo chi vuol fare colpo su un’audience poco informata.

Però , tornando a Marco, vorrei sottolineare quanto sia disgraziato usare l’argomentazione del dato biologico come trionfo del pensiero binaristico.

Marco non vuole portare avanti la gravidanza.

Quando si è di fronte ad una richiesta di IGV, certi argomenti trionfanti, tradiscono un certo sadismo.

Il sottotesto è che le persone trans debbano essere punite per la loro Hybris.

È come se si dicesse: “Marco ha voluto rifiutare il suo genere biologico? Verrà punito con una gravidanza che non può essere interrotta”.

Si muovono, dunque, anatemi quasi ancestrali nel profondo di questi dibattiti sui massimi sistemi.

Io invece sono molto preoccupata e dispiaciuta per Marco. Mi accorgo di provare un senso protettivo all’idea di questo giovane uomo confuso sul da farsi, sul chi poter essere, sul come superare questa ennesima prova della vita.

Mi auguro che incontri ginecologi e infermieri capaci di comprenderlo e accompagnarlo, che non lo torturino con idee sul dato biologico e sulla generatività, che lo rispettino.

Qualsiasi cosa accada a lui e al bimbo che pare nascerà, spero che possano incontrarsi lontano dalla violenza argomentativa di questi giorni.

      • 5) I bloccanti della pubertà.

I giornali e i dibattiti sulla vicenda di Marco, si sono divisi in quelli che sono rimasti sulla vicenda della gravidanza indesiderata e quelli che hanno allargato così tanto il tema da tirar dentro i bloccanti della pubertà.

Marco è giovane ma non è un adolescente dunque era come se, parlando su un caso di IVG, qualcuno facesse un focus sul menarca. Perché farlo?

Non è un dettaglio piccolo.

Cosa c’entra il trattamento degli adolescenti con il caso di un adulto che chiede l’IVG?

Questa è una domanda che mi inquieta.

Ovviamente questi dibattiti in TV, divenivano caotici, scomposti, delle arene di opinionismo.

Vigeva dunque l’ennesima confusione argomentativa sul tema delle persone Trans. Anche attraverso l’allargamento a questo tema era come se, ogni volta, si dovesse ricominciare da capo: ridiscutere tutto fin dall’inizio, fin dalla legittimità stessa della transizione.

I dubbi sono un importante strumento di conoscenza e discrimine ma va anche riconosciuta la radice capziosa di certe eterne rimesse in discussione.

Riportare sempre le questioni di genere all’adolescenza è un modo per non pensare mai le persone Trans come adulti, generativi e parte della società.

Il caso di Marco è quello di un adulto, sessualmente attivo che chiede un IVG per motivi seri. Invece è stato usato per rimettere tutto in discussione:

Ha voluto essere un uomo? Ora non può più! ha fatto sesso con un uomo? È una donna! È rimasto incinto? È una donna? Chiede l’IVG! Così impara a pensare di non essere una donna! Vuole scegliere per se stesso? Non è maturo per farlo!

Penso invece che questo giovane andrebbe avvicinato cercando di capire in che punto della vita è, non sminuendolo con i nostri discorsi, ma aiutandolo ad affrontare questo difficile momento personale. Provo enorme fatica nel vedere “esperti” di sorta assumere un atteggiamento paternalistico. Sembrano dire che Marco è immaturo, non è informato, non è consapevole, non poteva scegliere prima e non può scegliere ora.

Questo atteggiamento paternalistico è estremamente svalutante. Non si propone di aiutare la persona ma punta solo a guadagnare una posizione di autorità.

E noi? Noi impareremo a fare dei dibattiti sul tema delle transizioni senza esporre le singole persone?

Impareremo a porre e a porci questioni veramente utili al benessere delle persone con una disforia o con una varianza di genere?

Impareremo a trattare questo tema senza fare guerre e aggrovigliamenti invece che cercare di capire?

Dipenderà da quanto prenderemo sul serio l’esistenza delle persone Trans.

      • Bibliografia

Carone N., 2021, Le famiglie omogenitoriali. Teorie, clinica e ricerca Condividi, Raffaello Cortina Editore.

De Leo M., 2021, Queer.Storia culturale della comunità LGBT+, Einaudi

IPSOS 2021, LGBT+ PRIDE 2021 GLOBAL SURVEY -KEY FINDINGS, https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2021-06/LGBT%20Pride%202021%20Global%20Survey%20Report%20-%20US%20Version%20-%20Rev%202.pdf

Levinas E. ( 1979) Il tempo e l’Altro, il melangolo, Genova,

Vigneri M., 2023, La psicoanalista: “Marco per la legge sarà madre e padre: in Italia ora si apre una nuova frontiera”, 21 Gennaio 2024, Repubblica.it - https://www.repubblica.it/cronaca/2024/01/21/news/la_psicoanalista_marco_per_la_legge_sara_madre_e_padre_in_italia_ora_si_apre_una_nuova_frontiera-421933669/

Anna Cordioli, Padova

*

Centro Veneto di Psicoanalisi (ripresa parziale, senza immagine).


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