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Giornata Mondiale contro l’Hiv/Aids

PRESERVATIVO. NON «CONDOM», NON «PRECAUZIONE». "SALUTE SALVI". SU YOU TUBE, IN TUTTE LE LINGUE. La parola entra a tutti gli effetti nel vocabolario istituzionale con lo spot del Ministero della Salute 2008 - a cura di pfls

martedì 4 dicembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il video spagnolo che compare su YouTube ha vinto il Primo Premio Cinema giovane 2007 ed è stato il miglior spot al V festival di cortometraggi "Cinema e Salute". E anche in questo caso il preservativo fuori di metafora è il miglior attore protagonista in un cast di ragazzi giovanissimi. Lui, il giovane innamorato attraversa la città come un eroe dei fumetti per portare alla bella che lo aspetta un regalo vitale. Un preservativo che «protegge il loro presente e salva il loro futuro» (...)

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> PRESERVATIVO. ---- IL PAPA E IL CAPPUCCIO... E LA LINGUA D’AMORE (di Tiziana Plebani)

lunedì 23 marzo 2009

RIFLESSIONE.

IL PAPA E IL CAPPUCCIO

di TIZANA PLEBANI *

Eminenza,

Le pare serio alla sua età perder tempo con un cappuccio di gomma? starebbe a interrogarsi su un cotton fioc? O su uno spazzolino? Pensa davvero che in quella limitata porzione di materiale elastico sia implicata la difesa della moralità, la lotta tra il bene e il male, l’argine all’abisso? La prego, sia serio. Sa meglio di me che gli uomini e le donne - e certamente più le donne - afferrata l’associazione tra l’atto sessuale e la nascita di un nuovo essere hanno cercato di evitare un automatismo che in realtà non alberga neppure nel resto del regno animale. Gli animali hanno l’estro, come sa bene: ciò pone limiti alla loro fecondità. L’uomo e la donna sono invece animali simbolici: l’attrazione, il desiderio e la sessualità sono regolati dalla cultura, non tanto dalla natura.

Ma forse Lei pensa che la natura debba fare il suo corso a qualsiasi costo? Non si è pensato così per le malattie e le scoperte scientifiche che le hanno arginate. Forse anche lei prende talvolta l’aspirina e qualche volta il medico le avrà prescritto un antibiotico, probabilmente sarà stato vaccinato da piccolo. Anche in tutti questi casi si contrasta il libero corso dello sviluppo di patologie o di alterazioni dell’organismo che potrebbero condurre anche alla morte; nel caso dello spazzolino si ostacola l’azione dei batteri, il cotton fioc evita i ristagni del cerume e una possibile otite.

Nel mondo creato dall’uomo c’è forse qualcosa che sia rimasto allo stato di natura primordiale? Lei pensa che se un uomo e una donna scelgono di avere un rapporto protetto non siano più timorati di Dio? C’è qualcosa nell’azione di infilarsi un cappuccio che sia così sostanzialmente diverso da usare lo spazzolino? Perchè si tratta di sesso? La sessualità non è forse insita nell’uomo? È per sè peccaminosa? Avere un corpo è peccato? Provare piacere è una grave offesa a Dio?

Qual è il Suo Dio, Eminenza? Un dio cattivo, pruriginoso e ficcanaso, si direbbe, che perde tempo a indagare sui cappucci piuttosto che guardare al cuore di quell’uomo e di quella donna. Alle loro necessità, ai loro bisogni, ai loro desideri. Avremmo dovuto e dovremmo popolare la terra come i conigli? Non le sembra che l’invadenza dell’uomo sul pianeta sia già al limite della sostenibilità? Che l’equilibro delle risorse e dell’ambiente richiedano all’uomo un limite anche di presenza? Ma forse Lei sta pensando che il riequilibrio possa essere governato "naturalmente" dalla falce delle malattie...

Lei è certamente al corrente che nel continente africano, e purtroppo non solo in quello, gran parte delle donne e delle bambine sono vittime di stupri di guerra e di sopraffazioni sessuali di ogni genere; non crede che il loro dolore nel corpo e nell’anima sia già insostenibile? Devono anche contrarre una malattia che in quelle condizioni di povertà e di privazione di risorse conduce alla morte e prima ancora a un progressivo scadimento della qualità della vita?

Eminenza, è evidente che non si tratta di epidemie "naturali" e come la mortalità provocata dalla guerra, dall’inquinamento e dalla miseria, nulla di ciò appartiene al campo del naturale ma a quello, ahimè, dell’umano.

Ma temo che Lei sia più preoccupato da qualcosa d’altro. Quando le persone decidono liberamente della direzione della loro esistenza personale si sottraggono al controllo sulla loro vita, si demarcano dai territori del dominio. Le donne in questo sono divenute assai abili in tempi recenti.

Dunque Eminenza non sono i cappucci a preoccuparla ma è la libertà individuale che la inquieta. Tuttavia, Eminenza, non è il potere e il dominio che fortificheranno la Sua cattedra e che consentiranno alla religione di poter ancora essere d’aiuto nel soccorrere gli individui nel loro percorso terreno.

Eminenza, la smetta di dare ordini e di occuparsi delle nostre camere da letto. La catena di errori della Chiesa è già lunga, il pentimento successivo non è una carta che si può giocare all’infinito.

Non resta che lasciar perdere i cappucci e tornare a parlare ai cuori con una lingua d’amore.

*

-  Tratto da
-  Notizie minime de
-  La nonviolenza è in cammino

-  proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

-  Direttore responsabile: Peppe Sini.
-  Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

-  Arretrati in:
-  http://lists.peacelink.it/

-  Numero 767 del 22 marzo 2009

* Il Dialogo, Lunedì 23 Marzo,2009 Ore: 16:24


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