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Informazione

L’ultimo numero della Voce presto in edicola

mercoledì 14 settembre 2005 di Emiliano Morrone
L’ultimo numero in formato cartaceo del mensile la Voce di Fiore sarà in edicola tra qualche giorno. La Voce chiude per vari motivi, elencati e illustrati dalla redazione, in modo articolato, sull’edizione di commiato. Emiliano Morrone, direttore del periodico, dice, a proposito della chiusura del giornale, che "il dado è tratto e ora sta alla comunità di San Giovanni in Fiore raccogliere, semmai, un’eredità di sterili polemiche e stupidi azzardi prodotta dal mensile in un anno di attività (...)

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> Chiude la Voce di Fiore. In edicola, tra giorni, l’ultimo numero del giornale. E Morrone ringrazia tutti e si scusa per l’operato della testata

giovedì 15 settembre 2005

Caro DIRETTORE .... hai seminato grano, non zizzania!!! Fiducia, fiducia, fiducia - non altro!!! E "la voce" tua e di tutti e di tutte... diventerà ancora più forte e chiara!!! SAN GIOVANNI IN FIORE, LA CALABRIA, L’ITALIA .... fioriranno, fioriranno!!! Con tutta la mia stima, i miei saluti. Federico La Sala


Dura reazione del centrosinistra alla proposta Cdl di cambiare la legge elettorale "Le regole del gioco non si cambiano quando la partita sta per cominciare" PRODI: “UN FURTO DI VOTI AI CITTADINI” L’UNIONE BLOCCHERA’ I LAVORI PARLAMENTARI. La decisione presa nella riunione dei capigruppo del centrosinistra

(www.repubblica.it, 14 settembre 2005)

ROMA - E’ in gioco la democrazia. Lo ribadisce Romano Prodi aprendo, a Montecitorio, l’assemblea dei deputati e dei senatori dell’Unione sulla legge elettorale. "Nella storia della nazione, anzi nella storia delle nazioni e dei Parlamenti, ci sono momenti in cui è in gioco la democrazia. Per l’Italia e per il Parlamento italiano è uno di questi momenti". E i capigruppo del centrosinistra arrivano subito alla decisione: sarà blocco dei lavori parlamentari attraverso lo strumento dell’ostruzionismo. Obiettivo: impedire l’approvazione del progetto del Polo.

E un primo assaggio di quanto l’opposizione sia determinata a fare sul serio si è avuto già questa mattina quando alla Camera la seduta è stata sospesa per un’ora dopo che i parlamentari dell’Unione erano riusciti a far mancare il numero legale sul voto finale alla relazione sul programma di lavoro della Commissione Ue per il 2005.

A spiegare le ragioni della scelta ostruzionistica è stato Pierluigi Castagnetti (Margherita): "Tutti i partiti dell’opposizione - riferisce Castagnetti - unanimemente ritengono che di fronte al rischio che possa procedere questo provvedimento che cambia la volontà degli elettori italiani, non vi siano altre cose più importanti. La maggioranza si assume la responsabilità di bloccare l’attività del Parlamento. E’ la decisione che abbiamo preso perché è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per evitare che venga approvata una legge del genere. Non è in ballo la scelta del proporzionale rispetto al maggioritario, ma il rispetto della volontà degli elettori".

L’unica possibilità che l’opposizione ritorni sui suoi passi, ha poi spiegato Castegnetti, è che la Cdl assuma "l’impegno di varare la legge elettorale solo a condizione di costruire una larga intesa". In questo caso, ha precisato il capogruppo della Margherita, "l’ostruzionismo finirà immediatamente".

In precedenza Prodi aveva parlato di un attacco portato alla legge elettorale e al Parlamento, cuore della democrazia liberale: "Grida vergogna che l’attacco sia portato da chi nel proprio nome ha la parola libertà. I signori della destra hanno perso il diritto di chiamarsi Cdl. Si sta cercando il colpo di mano".

La riforma annunciata dal governo, sottolinea Prodi, "equivale ad un furto di voti ai cittadini e un furto alla coalizione vittoriosa che potrebbe vedersi togliere la vittoria. E’ una distorsione totale della democrazia in cui la minoranza potrebbe trasformarsi in maggioranza e chi ha perduto in vincitore".

Il leader dell’Unione spiega che non si cambia legge elettorale perchè si pensa di perdere. E aggiunge: "Le regole del gioco si scrivono insieme e non si cambiano quando la partita sta per cominciare o, forse, sta per finire. Quando c’è chi gioca per alterare a proprio favore le regole ed il sistema di voto e dei collegi perdono tutti e perde la democrazia".

Dopo poche ore arriva anche una nuova, dura presa di posizione di Piero Fassino. Che dopo aver fatto appello a Ciampi in una intervista a Repubblica, torna a chiedere al centrodestra di ritirare la proposta: "Lo chiedo in particolare a Casini, Follini e Tabacci e a coloro che in questo centrodestra si sono sempre caratterizzati, o almeno vogliono caratterizzarsi come moderati i quali non possono avvallare un vero e proprio imbroglio, una truffa ai danni della democrazia".

(14 settembre 2005)


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