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Eu-ropa, Eu-angelo, ed UmaNITA’ .... contro l’omofobia e la cultura della morte!!!

SALVARE PEGAH. CARA "LONDRA" ... L’estradizione di Pegah Emambakhsh non sarebbe semplicemente un’ingiustizia, PER L’INGHILTERRA E L’EUROPA SAREBBE SOLO UN’IMMANE CECITA’ E UNA VERGOGNA PLANETARIA. Un articolo-appello di JOHN LLOYD, un’intervista a Pegah, e (a seguire) una proposta di SALVATORE CONTE - a cura di pfls

mercoledì 5 settembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Pegah Emambakhsh ha trovato rifugio nel Regno Unito nel 2005, in seguito all’arresto, alla tortura e alla condanna a morte per lapidazione della sua partner sessuale (non è chiaro, ad ogni buon conto, se la sentenza è stata eseguita o lo sarà in futuro). La sua domanda di asilo però è stata respinta: secondo l’Asylum Seeker Support Initiative di Sheffield, dove Pegah si trova rinchiusa in un centro di detenzione, quando le è stato chiesto di fornire le prove della sua omosessualità e (...)

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> SALVARE PEGAH. CARA "LONDRA" ... UN’IMMANE CECITA’ E UNA VERGOGNA PLANETARIA. ... Misericordia per Pegah!!! Fermatevi!!! LONDRA ATTENDE PASSO FORMALE DI ROMA!!!

sabato 25 agosto 2007

SALVIAMO PEGAH: LONDRA ATTENDE PASSO FORMALE DI ROMA *

Londra e’ disposta a concedere l’estradizione di Pegah Emambakhsh in Italia, se dal governo italiano arrivera’ una richiesta formale in tal senso. E’ quanto e’ emerso dall’incontro tra i rappresentati del gruppo EveryOne e alcuni funzionari dell’ambasciata britannica a Roma. Il nuovo decreto d’espulsione dalla Gran Bretagna verso l’Iran della donna, che a Teheran rischia la lapidazione perche’ lesbica, fissa per il 28 agosto la sua partenza da Londra. Secondo quanto detto dai diplomatici britannici nell’incontro con Matteo Pagoraro e Roberto Malini, vi e’ pero’ la possibilita’ che l’espusione sia rimandata o sospesa. "L’ambasciata ci ha dato mandato a contattare il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il ministro per le Pari opportunita’, Barbara Pollastrini, affinche’ il governo italiano si impegni con una dichiarazione scritta ad accettare l’iraniana in Italia", ha spiegato Pegoraro. Lo stesso ha precisato di avere ricevuto dai leader radicali garanzie che anche il ministro del Commercio estero, Emma Bonino, s’interessera’ in prima persona del caso. "I diplomatici britannici hanno concordato che l’ipotesi che Pegah si rifugi in Italia sia preferibile a un suo rientro in Iran", ha aggiunto. Arcigay, Arcilesbica e il gruppo EveryOne hanno organizzato una manifestazione nazionale di fronte all’ambasciata britannica per il 27 agosto.

Repubblica.it , 24.08.2007 - Roma, 22:41


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