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Fine del cattolicesimo romano-costantiniano ....

"Dio è morto"!!! Il cervello, il problema dell’Uno e dei Molti, e il razzismo. L’altra notte, nella metropolitana milanese, dalla Stazione Centrale al Duomo ... Io ero l’unico bianco. Mons. Ravasi evidenzia tutti i limiti del "monoteismo" e lancia l’allarme sulla catastrofe che attende la sua Chiesa "una, santa, cattolica e apostolica" (ma anche tutta la nostra società) - a cura di pfls

mercoledì 18 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
MATTUTINO,
il razzismo
di G. Ravasi (Avvenire 13 Luglio 2007)
Il pregiudizio razziale troverà sempre un fertile terreno in quella piccola e debole cosa che è il cervello umano.
Amo viaggiare anche in città sui mezzi pubblici. L’altra notte, rientrando da un viaggio, ho preso al volo una delle ultime corse della metropolitana milanese dalla Stazione Centrale al Duomo. Ho guardato i miei compagni di viaggio all’interno di quel vagone. Io ero l’unico bianco. Mi è sembrato di aver (...)

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RAZZISMO EUGENETICO e DIFESA DELLA VITA

venerdì 13 luglio 2007

In Olanda si sopprimono bambini con iniezioni letali: la magistratura olandese ha autorizzato la clinica universitaria della città di Groningen (Azg) a praticare l’eutanasia su bambini sotto i 12 anni di età, inclusi i neonati: «si tratta dell’uccisione volontaria di un essere umano che non si può pronunciare. Uccisione volontaria di un essere umano che non può dire che cosa pensa» (Gonzalo Miranda). In realtà, dietro questa decisione, c’è il riemergere della mentalità del razzismo eugenetico. «Questa mentalità eugenetica è già applicata con la pratica dell’aborto. Se ci fosse stata una diagnosi che avesse scoperto la malattia durante la gravidanza, probabilmente il bambino non sarebbe mai nato. Siccome è sfuggito a quel controllo allora si fa l’eutanasia dopo la nascita. Si tratta di una pratica con cui vengono eliminati gli esseri umani considerati "non validi". Esattamente una pratica eugenetica di eliminazione di quello che alcuni valutano come "difettoso"» (Gonzalo Miranda).

L’ideologia del razzismo eugenetico nasce con la Rivoluzione francese: nel settembre del 1792 i carnefici della Comune attuano la liquidazione eugenetica non solo dei sacerdoti ma dei ritardati mentali, dei disadattati, delle ragazze chiuse in riformatorio. Il Ministero degli interni giudica i massacri «molto utili per la felicità futura della specie umana». Gli uomini - filosoficamente puri - della Comune ordinano l’annientamento di tutti coloro che sono considerati "intellettualmente impuri": i malati, gli idioti, gli stolti, in breve tutti coloro che possono rappresentare un insulto al Contratto Sociale ideale del maestro dei sanculotti, Jean-Jeacques Rousseau.

L’ignominia del massacro eugenetico di settembre è il MODELLO dell’operazione T4 nazionalsocialista.

Il programma di eutanasia di Hitler era rigorosamente riservato ai tedeschi, e solo più tardi venne esteso alle altre etnie considerate razzialmente "difettose". Il programma nazista era finalizzato ai bambini nati con malattie che, secondo il loro punto di vista, ne minacciavano l’integrità fisica. Il primo caso di eutanasia, in Germania, fu praticato su un bambino che aveva il labbro leporino. Avvenne su richiesta dei genitori, i quali, temendo che avrebbe avuto una vita infelice, chiesero aiuto ai dottori del regime hitleriano, che consigliarono l’Eutanasia. Hitler, fin dal 1929, a Norimberga, aveva affermato: «Sparta deve essere un modello per la Germania perché stermina i suoi figli più deboli. In questo modo rinasce la forza». Anche Rousseau affermava che «Tutta la Grecia era corrotta ma vi era ancora virtù a Sparta».

Attraverso l’aborto, l’eutanasia, la selezione embrionale si introduce il principio razzista secondo cui l’essere umano "difettoso" può essere eliminato da quello non difettoso: il più forte ha il diritto di eliminare il più debole.

(Bruto Maria Bruti, 13 settembre 2004)


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