Questo ritrovato e rinnovato cristianesimo cattolico di Emiliano Morrone, di cui al suo articolo sulla Voce di ieri, mi suona quantomai strano.
Primo perché Morrone ha sempre avuto, finora, posizioni molto anarchiche.
Secondo, di conseguenza, perché si è spesso servito d’un linguaggio e di un’impostazione laici.
Terzo perché mi risulta difficile credere che lui senta convintamente una necessità cristiana di «rinuncia e povertà» quale quella esplicitata nel suo pezzo.
Oggi c’è, in effetti, (...)
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