[...] La situazione era già grave, ma a molti tornava comodo far finta di niente, una strategia quasi sempre pagante in questo paese. E dunque la differenza, atroce ma casuale, tra un ferito e un morto a rendere urgente un risanamento non tanto degli stadi ma di chi li frequenta per giocare alla guerra. Questo blocco è giusto ma tardivo. Secondo me non è giusto, alla lunga, per tifosi dell’Empoli, dell’Udinese, del Chievo, per tutti quelli che dalla curva non hanno mai lanciato neanche una (...)

era ora che la civilta’ di tanti avesse ragione dell’incivilta’ di pochi,istituzioni tenete duro, andate fino in fondo non faciamo che dei delinguenti si impediscono di farci goderci di una partita di calcio, è da troppo tempo che non possiamo portare i nostri bambini allo stadio per pericolo di tafferuggi, adesso anche sè la figc incomincia ha scalpitare per ricominciare come sè niente fosse successo, ma è successo, è successo che un umile servitore della stato,è morto per difendere chi andava allo stadio solo per vedere una partita di calcio. sarebbe ora di dare a quegli animali il giusto grado di condanna,e bisognerebbe far pagare chi commette reati tutti i danni che lui stesso ha commesso, la collettivita’ non puo’ piu pagare per danni commessi da irresponsabili e delinquenti, applichiamo le leggi vigenti in materia sportiva,diversamente che cosa si fanno a fare le leggi sè poi nessuno li fa’ applicare.