Il piacere di arrivare, di porsi una meta e di raggiungerla con le proprie forze a costo di sacrifici e fatiche, il piacere di vedere crescere dentro di sé qualcosa che si è intravisto come necessario alla propria pienezza umana, è il piacere del vivere, il piacere dell’essere libero e del sentirsi realmente costruttori di se stessi. Ma non si arriva se non per ripartire. Si pianta la tenda, si cerca il luogo più adatto per riposare, ci si ambienta e quasi si familiarizza con il paesaggio, e a sera si dialoga con le stelle: ma poi, quando fa giorno, si riparte. La tenda viene ripiegata, si cancella ogni traccia, e si va, portando nel cuore quella ricchezza di cose e di persone che si è vissuta. Poi, un’altra tappa, un altro incontro con altre persone e altre cose: ma le stelle saranno ancora quelle, ancora quelle nuvole, l’acqua, il fuoco, ancora quella gioia dell’arrivare. Non si sta fermi: siamo fatti per camminare, per crescere, per divenire. Questa è la legge della vita e in particolare della vita umana.
Buona strada