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UNA CATTOLICA, UNIVERSALE, ALLEANZA "EDIPICA"!!! IL MAGGIORASCATO: L’ORDINE SIMBOLICO DELLA MADRE, L’ALLEANZA DELLA MADRE [GIOCASTA] CON IL FIGLIO [EDIPO], REGNA ANCORA COME IN TERRA COSI’ IN CIELO

DONNE, UOMINI E VIOLENZA: "Parliamo di FEMMINICIDIO". Dalla democrazia della "volontà generale" alla democrazia della "volontà di genere". L’importanza della lezione dei "PROMESSI SPOSI", oggi. Una nota di Federico La Sala

IL MAGGIORASCATO. La crisi epocale dell’ordine simbolico di "mammasantissima" ("patriarcato": alleanza Madre-Figlio).
martedì 8 gennaio 2013 di Federico La Sala
Foto. Frontespizio dell’opera di Thomas Hobbes Leviatano.
[...] l’esame della vicenda della monaca di Monza “alle genti svela / di che lagrime grondi e di che sangue” una società basata sulla proprietà e sul maggiorasco e mostra di essere, senza alcun dubbio, un contributo critico di altissimo livello, degno di stare a fianco del Discorso sull’origine della disuguaglianza di Rousseau e della cosiddetta “accumulazione originaria” del Capitale di Marx (ma anche, se si (...)

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> CULTURA E SOCIETA’: "BILDUNGSROMAN" E VIDEOGIOCHI. Una nota in memoria di "Beatrice" (Dante Alighieri) e di "Lucia" (Alessandro Manzoni).

venerdì 12 luglio 2024

"BILDUNGSROMAN" E VIDEOGIOCHI: PERCHE’ "DANTE VS. RENZO TRAMAGLINO" STRAVINCE?!

      • Una nota in memoria di "Beatrice" (Dante Alighieri) e di "Lucia" (Alessandro Manzoni)

UNA CARTINA DI TORNASOLE PER UNA QUESTIONE DI "ARCHEOLOGIA" LETTERARIA E FILOLOGIA DANTESCA E MANZONIANA.

IN UN BRILLANTE INTERVENTO, apparso su "Insula Europea", il 25 Luglio 2022, CON IL TITOLO «Salvare la “principessa” nei videogiochi: Dante vs. Renzo Tramaglino», l’autrice, Teresa Agovino così scrive:

      • "Chiunque guardi al mondo dei videogiochi, anche accostandosene da profano, noterà immediatamente l’incredibile (e longeva) presenza di temi danteschi all’interno del panorama videoludico nazionale e internazionale: il primo Dante’s Inferno, infatti, realizzato da Denton Designs, per Commodore 64 risale addirittura al 1986: in definitiva, già agli albori della produzione di videogiochi, l’inferno dantesco sembra affascinare particolarmente i gamer. [...] Mancano, invece, nella maniera più assoluta videogiochi dedicati ai Promessi sposi. [...] Viene, allora, banalmente da chiedersi: perché Dante sì e Renzo no? Perché il personaggio dantesco interessa a tal punto i giocatori mentre quello manzoniano che pure, a ben guardare, affronta un percorso altrettanto impervio e ostacolato per raggiungere la donna amata, viene costantemente dimenticato?
      • Confrontando i due personaggi e le rispettive peripezie narrative si noterà facilmente che - a un livello basilare di lettura, atta alla fruizione videoludica - le distanze non sono poi così ampie come possono apparire: entrambi, per cominciare, viaggiano in luoghi sconosciuti e in cerca della donna amata. Laddove il crociato Dante, alle soglie della mezza età, affronta un percorso ultraterreno atto a raggiungere l’anima di Beatrice fin nel più alto dei cieli possibili, il giovane Renzo della quarantana, dal canto suo, per ben due anni attraversa l’equivalente di un inferno sulla terra - una terra funestata da guerra, epidemia e carestia - con addosso anche il peso di un mandato di cattura pur di ricongiungersi alla sua Lucia [...]" (cit.).

CON DECISIONE E CHIAREZZA, L’AUTRICE HA FATTO LE DOMANDE GIUSTE, MA LA RISPOSTA NON RISOLVE E NON HA RISOLTO IL PROBLEMA: LA LINGUA CONTINUA A BATTERE DOVE IL DENTE DUOLE. CONTRARIAMENTE A QUANTO SI INSISTE A PENSARE DA 700 ANNI E PIU’, DANTE ALIGHIERI è GIA’ SPOSATO (SUA MOGLIE E’ GEMMA DONATI: nella "Commedia" la "persona" di "LUCIA"; e SUA MADRE, #BELLA, è la "persona" di "BEATRICE", la donna "beata", che va a sollecitare la "persona" di "Virgilio" a correre in aiuto del figlio); RENZO TRAMAGLINO, invece, e LUCIA MONDELLA sono "i promessi sposi", appunto.

SE QUESTA E’ LA "SITUAZIONE", QUI E ORA ("OGGI", E NON FRA MILLE ANNI), NON "SAREBBE, dunque, interessante - come scrive sempre l’autrice - aprire una prospettiva di condivisione tra il mondo accademico dei manzonisti e quello videoludico dei produttori/giocatori (come già ha in parte ben tentato di fare Toniolo) in favore di una nuova idea di gaming legata" (cit.) a una nuova prospettiva storiografica di lettura dell’una come dell’altra opera - e quella di "Dante" e quella di "Renzo Tramaglino"?!

STORIA E STORIOGRAFIA. E’ MAI POSSIBILE, che dopo più di 700 anni, si continui a pensare che Dante, nel mezzo del cammino della sua vita, perseveri nel suo sognare "Beatrice" come la sua "principessa"; e, ancora, che la figura della "Lucia" di Renzo non abbia alcun legame manzoniano con la "Lucia" di Dante?! Forse non è meglio svegliarsi dal sonno dogmatico filologico e cominciare a "mettere nuove carte in tavola" e fornire nuove coordinate storiografiche ai costruttori di videogiochi per far meglio "giocare" i ragazzi e le ragazze del tempestoso tempo presente sia nello spirito critico della "Divina Commedia" sia dei "Promessi Sposi"?! Così sia (per non arrossire)!

NOTA:

      • CULTURA E SOCIETA’. "700 anni dalla morte. 5 videogiochi su Dante. Gamification: anche Dante Alighieri diventa un videogioco. Anzi, cinque. Ecco i migliori dagli anni ’80 ad oggi (Matteo Lupetti, Artribune, 01/10/2021

Federico La Sala


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