A MILANO, A PALAZZO MARINO, DUE CAPOLAVORI: "Amore e Psiche stanti" di Canova e "Psyché et l’Amour" di François Gérard. Una sollecitazione anche per rileggere e rimeditare "Le metamorfosi o L’ asino d’oro" di Apuleio. Una nota di Flavia Matitti - con appunti
DA RICORDARE. LA FAVOLA DI AMORE E PSICHE, il mito, che unisce l’amore e l’anima, viene ascoltato dall’uomo-asino in una caverna di banditi. Qui è trattenuta una fanciulla di nome "Chàrite", rapita per ottenere un buon riscatto. Per consolarla, la vecchia che la custodisce narra una storia a lieto fine. Figlia di re, Psiche è così bella da suscitare la reazione di Venere, che chiede al dio Amore di ispirare alla fanciulla una passione per l’uomo più brutto della terra.