La decisione del consiglio dei ministri sulla manovra al Senato. Chiti: "scontata" anche alla Camera, per la terza lettura
Finanziaria, il cdm autorizza la fiducia "Maxiemendamento pronto domani"
Marini: "Assicurerò una discussione molto ampia" *
ROMA - Il consiglio dei ministri ha autorizzato la questione di fiducia sulla Finanziaria arrivata oggi nell’aula del Senato. Lo ha confermato il ministro dell’università Fabio Mussi uscendo da Palazzo Chigi. Non solo. "E’ scontato" che la fiducia verrà posta anche alla Camera, in terza lettura, spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti.
Il presidente del Senato Franco Marini ha inoltre annunciato che "Domani entro le 12 il governo deve essere in grado di presentare il maxiemendamento".
Sul maxiemendamento, il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Giampaolo D’Andrea, ha spiegato che "ci vuole un tempo tecnico per prepararlo", confermando la presentazione di un solo maxiemendamento, e non più di uno come era trapelato. Il testo recepirà le modifiche già approvate in Commissione (e ora decadute) e quelle su cui era già stata registrata l’intesa tra governo e maggioranza nella "cabina di regia". "Faremo il più presto possibile", ha assicurato D’Andrea.
Intanto a Palazzo Madama dopo gli interventi del relatore e il voto sulle pregiudiziali e le sospensive, l’assemblea affronterà oggi l’esame degli articoli e degli emendamenti al ddl bilancio.
Dal canto suo, il presidente del Senato Franco Marini auspica una "maxidiscussione". Per oggi il confronto "potrà vertere sulle questioni che riguardano il bilancio". "Ritengo - aggiunge - di assicurare nell’ambito del contingentamento dei tempi una discussione molto ampia sul maxiemendamento che con la questione di fiducia verrà posto sulla Finanziaria".
* la Repubblica, 12 dicembre 2006
ROMA - Il debito pubblico italiano sfonda per la prima volta il tetto dei 1.600 miliardi di euro e a fine settembre si attesta a 1.601,5 miliardi. E’ quanto riporta il supplemento Finanza Pubblica al Bollettino Statistico della Banca d’Italia.
Il debito pubblico ha così conquistato un nuovo record assoluto, segnando nei primi nove mesi dell’anno un crescita di circa 90,6 miliardi, con un trend al rialzo del 6%. A fine dicembre, infatti, i conti avevano chiuso con un debito a quota 1.510,8 miliardi. Ai fini del Patto di Stabilità non è però il valore monetario del debito che incide nel rispetto dei parametri, ma solo il rapporto con il Pil che sarà disponibile solo quando saranno pronti i dati di dicembre, che solitamente registra un avanzo di cassa.
Con il livello raggiunto oggi è come se ciascuno dei 48 milioni di cittadini italiani - ma si tratta ovviamente di una astrazione statistica senza valore ai fini macro economici - avesse accumulato una quota di debito pubblico pari a 27.611 euro.
(la Repubblica, 12 dicembre 2006)