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Al di là della “concezione edipica del tempo”(Vattimo).

LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO DEI "DUE SOLI". Con la morte di Giovanni Paolo II, il Libro è stato chiuso. Si ri-apre la DIVINA COMMEDIA, finalmente!!! DANTE "corre" fortissimo, supera i secoli, e oltrepassa HEGEL - Ratzinger e Habermas!!! MARX, come VIRGILIO, gli fa strada e lo segue. Contro il disfattismo, un’indicazione e un’ipotesi di ri-lettura. AUGURI ITALIA!!!

Solo con Giuseppe, Maria è Maria e Gesù è Gesù. Questa la fine della "tragedia", e l’inizio della " Divina Commedia"!!! LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE "GIUSEPPE" E DELLO STESSO "PADRE NOSTRO" ... E CONTINUA A "GIRARE" IL SUO FILM PRE-ISTORICO PREFERITO, "IL PADRINO"!!!
domenica 24 giugno 2007 di Federico La Sala
[...] Per chi è diventato come Cristo, un nuovo re di giustizia e un nuovo sacerdote, non resta che denunciare tutta la falsità (non della donazione, ma) delle fondamenta stesse dell’intera costruzione teologico-politica della Chiesa di Costantino - e re-indicare la direzione eu-angélica a tutti gli esseri umani, a tutta l’umanità!!! Per sé e per tutti gli esseri umani, Dante ha ri-trovato la strada: ha saputo valicare Scilla e Cariddi, andare oltre le colonne d’Ercole ... e non restare (...)

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> LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO DEI "DUE SOLI". Con la morte di Giovanni Paolo II, il Libro è stato chiuso. Si ri-apre la COMMEDIA, quella DIVINA. DANTE "corre" fortissimo, supera i secoli, e oltrepassa HEGEL - Ratzinger e Habermas!!! MARX, come VIRGILIO, gli fa strada e lo segue. Contro il disfattismo, un’indicazione e un’ipotesi di ri-lettura.

sabato 7 aprile 2007

Civiltà cattolica: «Hegel è ancora da leggere» *

A duecento anni di distanza dalla pubblicazione, avvenuta esattamente durante l’esposizione della fiera pasquale del 1807 a Jena, la «Fenomenologia dello spirito» di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, viene elogiata dalla «Civiltà Cattolica». Scrive la rivista della Compagnia di Gesù: «La "Fenomenologia dello spirito" racchiude in se stessa due esigenze: lo sforzo incessante nella ricerca di unità sistematica e la maggior concretezza possibile dei vari aspetti della realtà che si affronta. Ancora oggi vale quindi la pena di leggere l’opera». Presentando le linne portanti dello scritto hegeliano, Georg Sans sottolinea che «si trova nell’opera del filosofo tedesco un tentativo di riconciliare la ricchezza e concretezza fenomenologica con una visione unitaria della realtà» attraverso l’unità tra gli opposti.

* Avvenire, 06.04.2007


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