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Record europeo...

657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di dare avvio ad un’indagine conoscitiva

sabato 23 settembre 2006 di Federico La Sala
[...] «L’Italia segna il record europeo di morti sul lavoro - sottolinea ancora Bertinotti - Le cause di questi tragici eventi sono certamente da ricercare nella carenza di controlli, nella mancata applicazione delle regole, nella scarsa considerazione del lavoro umano»[...]

Morti sul lavoro, Bertinotti: indaghi il Parlamento*
Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di «dare avvio ad un’indagine conoscitiva che possa risalire alle cause delle morti sul (...)

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> 657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di dare avvio ------STRAGE DI MOLFETTA. Decreti sicurezza, Damiano: «Confindustria fa resistenza». Molfetta, Prodi incontra i familiari.

martedì 4 marzo 2008


-  Decreti sicurezza, Damiano: «Confindustria fa resistenza»
-  Molfetta, Prodi incontra i familiari

Il ministro Damiano«Ci sono resistenze della Confindustria sul tema delle sanzioni. Mi auguro vengano superate. Il Paese si aspetta una risposta dovuta, seria e forte». Lo afferma il ministro dimissionario del Lavoro, Cesare Damiano, sul dlgs in materia di sicurezza sul lavoro.

Damiano rende noto che oggi pomeriggio incontrerà le parti sociali al ministero. L’obiettivo è quello di approvare il dlgs in Consiglio dei Ministri «in questi giorni, forse giovedì».

«Non c’è nessun intento punitivo nei confronti dell’imprese, però le sanzioni devono essere proporzionali alle violazioni», aveva cercato di spiegare in precedenza Damiano a Confindustria.

La normativa, sottolinea, «è dell’agosto scorso, è composta da 12 articoli, 11 sono operativi e ce n’è solo uno in delega. fu approvata- specifica il ministro- con il concorso dell’opposizione». La parte in delega della normativa è in scadenza a marzo, pertanto, aggiunge, «abbiamo accelerato tempi al massimo, ora stiamo affrontando con il ministero della Giustizia la definizione delle sanzioni».

Sulle vittime di Molfetta, Damiano afferma ancora che «non si può assistere ad uno stillicidio di morti», tuttavia, «rimango contrario alle leggi speciali». L’unica cosa da fare, conclude il ministro, «poichè ce lo chiede il paese, è concludere la delega della legge 123».

Per Livia Turco, ministro della Salute «le leggi per la sicurezza sul lavoro sono necessarie ma non bastano: occorre una profonda svolta culturale».

Contro il comportamento degli industriali si scaglia il ministro del Welfare Paolo Ferrero: «I decreti sulla sicurezza del lavoro devono andare in porto anche senza il parere favorevole di Confindustria».

Al di là di queste ed altre reazioni, qualcosa di concreto sembra però profilarsi a breve scadenza: parte del »tesoretto« dell’Inail sarà probabilmente utilizzato per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. La misura, auspicata all’unanimità da tutte le parti sociali, dovrebbe essere inserita, a quanto apprende l’Agi, nei decreti attuativi della legge sulla sicurezza sul lavoro (123/2007), che arriverà domani sul tavolo del Presidente del Consiglio. L’avanzo economico dell’istituto ammonta a circa 12 miliardi di euro, ma solo alcune decine di milioni (c’è chi parla addirittura di 300 mln) sembra potranno essere impiegate per finanziare gli interventi di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, pena l’ennesimo "veto" del ministero dell’Economia. Anche su questo, si starebbe facendo ora il punto in una riunione tecnica a palazzo Chigi.

Intanto a Molfetta non ce l’ha fatta il quinto operaio intossicato dall’esalazione di zolfo durante le operazioni di lavaggio di un’autocisterna in un’azienda di manutenzione e lavaggio di grossi automezzi, il Truck Center. All’alba Michele Tasca, che avrebbe compiuto vent’anni domani ed era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Monopoli (Bari) per le lesioni ai polmoni provocate dall’ingestione di gas da zolfo, è deceduto a causa dell’aggravamento del quadro clinico. Erano stati i vigili del fuoco a tirarlo fuori che ancora respirava calandosi nell’autocisterna.

Nell’incidente erano morte altre quattro persone, compreso il titolare dell’azienda. Le altre vittime sono tre operai. Sono stati resi noti i nomi delle vittime: il titolare dell’azienda, Vincenzo Altomare, e i suoi dipendenti Guglielmo Mangano di 44 anni, Biagio Sciancalepore di 24 anni e Luigi Farinola di 37.

La procura della Repubblica presso il tribunale di Trani indaga per il reato di omicidio colposo plurimo. Il pm inquirente, Giuseppe Maralfa, indaga nei confronti di persone da identificare. Il magistrato inquirente ha disposto l’autopsia per accertare che cosa abbia provocato la morte dei cinque operai, verificare che cosa abbiano inalato e se siano state rispettate le norme di sicurezza nel Truck Center, una media azienda nella zona industriale di Molfetta che si occupa di autolavaggio e soprattutto del rimessaggio e del lavaggio di cisterne e di grossi mezzi industriali. Il contenuto dell’autocisterna era classificato "prodotto altamente tossico". La definizione del prodotto è contenuta nella bolla di accompagnamento del quale era corredato il mezzo.

I familiari delle vittime hanno incontrato il presidente del Consiglio. I familiari hanno lasciato la sede del Municipio dov’erano stati accolti dal commissario straordinario Antonella Bellomo. Romano Prodi ha espresso la solidarietà degli italiani e del governo e ha assicurato che sulla vicenda sarà fatta chiarezza.

* l’Unità, Pubblicato il: 04.03.08, Modificato il: 04.03.08 alle ore 17.36


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