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EVANGELO = BUONA NOVELLA: .DIO E’ AMORE (Charitas), NON MAMMONA (Benedetto XVI, "Deus CARITAS est", 2006)!!!

DIO: GESU’ E MARIA. E GIUSEPPE, DOV’E’?!! L’inutile strage (Benedetto XV, 1917) ... e il ’vicolo cieco’ del cattolicesimo-romano del 2006 d. C !!! Caro Benedetto XVI ... Pirandello (1918) aspetta ancora una risposta!!!

Il signor Daniele Catellani, mio amico, bella testa ricciuta e nasuta - capelli e naso di razza - ha un brutto vizio: ride nella gola...
mercoledì 12 luglio 2006 di Federico La Sala
[...] bisogna sapere che, nonostante gran carneficina, con una magnifica faccia tosta il signor Pietro Ambrini, quell’anno, aveva pensato di festeggiare, per i cari nipotini, la ricorrenza del Santo Natale più pomposamente che mai. E s’era fatti fabbricare tanti e tanti pastorelli di terracotta: i pastorelli che portano le loro umili offerte alla grotta di Bethlehem, al Bambinello Gesù appena nato [...]
SINODO DEI VESCOVI 2008: L’ANNO DELLA PAROLA DI DIO - AMORE ("CHARITAS") O MAMMONA (...)

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> Caro Benedetto XVI ... Pirandello (1918) aspetta ancora una risposta ! DIO, GESU’ e MARIA ...... E GIUSEPPE, DOV’E’?!!

giovedì 13 luglio 2006

Caro Biasi ...RILEGGENDO LA NOVELLA DI PIRANDELLO .... E RIPENSANDO ALLA STORIA, RIAFFORANO ALL’ARIA TUTTI I BIMILLENARI MIASMI DI UN CATTOLICESIMO PER IL POPOLO..... se ancora non ne senti il gran fetore, non dire poi che io non ti ho avvisato!!! Dopo Marx, dopo Nietzsche, dopo Pirandello e Freud - per te che hai ancora tanta entusiastico ardore di sentire il fedeoso ’profumo’ del mith-o cattolico-romano, ti allego una ’bottiglia’ dell’ultima produzione di profumo, quello di Valencia 2006. M. cordiali saluti. Dr. S-Mith


Rileggendo il magistero del Papa in Spagna

Dio a scudo dell’uomo

di Antonio Staglianò (Avvenire, 13.07.2006)

La visita di Benedetto XVI in Spagna è stato contrassegnata da alcuni fatti "inauditi" che riempiono il cuore del cristiano di amarezza, ma anche di un po’ di sana consolazione. Chi "non aspetta" il Papa e non lo accoglie, manifesta così il suo disprezzo delle verità che egli annuncia: in "questo disprezzo", però, splende la bellezza della verità cristiana sulla famiglia, sulla relazione affettiva, sull’amore, sulla società e sulla politica. Questa verità è destinata a salvare l’umano dell’uomo, perché ne custodisce la sua realtà di persona. La proclamazione - ad alta voce, su tutti i tetti - dei «valori non negoziabili» diventa un banco di prova della profezia del cristianesimo. La profezia cristiana è oggi più chiara (splendente nella sua bellezza) quanto più è contraddetta da politiche alla Zapatero, individualiste e libertarie, causa di tante forme di alienazione dell’uomo. Aveva ragione Giovanni Paolo II nell’affermare che proprio sulla "questione dell’uomo" (questione antropologica) risiede la radice ultima di ogni questione sociale e nel fare della cultura il "luogo e il tempo" dell’impegno pastorale più grande per l’evangelizzazione. La cultura è infatti «ciò per cui l’uomo diventa più uomo», ma è in essa che l’uomo si perde ed entra in crisi: là dove la vita è distrutta e non rispettata; là dove l’amore partecipativo tra le persone è vinto dall’egoismo degli individui e dei gruppi sociali; là dove la verità dell’azione è compromessa dall’utilitarismo e dal pragmatismo che puntano al successo immediato, senza alcun senso di responsabilità per gli altri. Benedetto XVI ripropone - sulla scia di Wojtyla - una strenua difesa della persona umana: da qui tutte le critiche non solo sulle questioni della famiglia, ma anche sui tanti problemi relativi ai singoli, agli individui, alle coscienze. Come "Vescovo di Roma", ogni Papa sa di parlare a nome della Chiesa universale e del Vangelo. Sa, però, che il Vangelo, annunciato in forme e linguaggi sempre nuovi - attesi i grandi trapassi culturali nelle singole epoche storiche -,custodisce l’umano, spesso offeso proprio dall’uomo. Il cristianesimo è religione dell’evento di un Dio fattosi carne. È al servizio della salvezza integrale dell’uomo, che Cristo mostra: Ecce Homo. L’uomo è persona, creato da Dio, secondo la sua immagine e somiglianza, con diritti inalienabili: alla vita, alla crescita armonica in una famiglia unita e in un ambiente morale che aiutino lo sviluppo della sua personalità. L’uomo è persona e lo è nel dono di sé, fondamento di una convivenza solidale e pacifica tra persone e tra i popoli. Dio è principio della salvaguardia della persona nell’uomo, che ne impedisce la manipolazione, lo sfruttamento, la mercificazione, la riduzione a un «semplice essere vitale» tra i tanti esseri esistenti. E’ questa la "bellezza difficile" del cristianesimo, ma è la bellezza che salva il mondo. Essa splende sempre. Anche in "certo disprezzo" che può diventare oggi l’occasione propizia, il "tempo favorevole", per mostrare al mondo l’Ecce Homo.


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