BELLA CIAO ....

Woody Allen fa partire la canzone: è Bel ..? Sì, è proprio BELLA CIAO !!!

La Rai 2006-2007 punta sui grandi eventi.
lunedì 26 giugno 2006.
 

Woody Allen suona «Bella ciao»

di Natalia Lombardo *

Bella ciao all’americana: Woody Allen ha battezzato la nuova era della Rai di centrosinistra, suonando Bella Ciao alla serata di gala al Palais des Festival di Cannes, davanti ad allibiti dirigenti Rai (di destra),entusiasti e liberati quelli di sinistra, divertiti i pubblicitari ospiti della Sipra.

All’una di notte di venerdì,alla fine del concerto dixieland con la sua New Orleans Jazz Band,un gruppo di arzilli vecchietti più da brunch della domenica che sofisticati jazzisti (fantastico il duo Dalla-Morandi), Woody Allen, smilzo e canuto, fa partire la canzone di battaglia al clarinetto, richiesta da una signora in sala che sapeva di trovarla nel repertorio del regista newyorkese.. Le orecchie si drizzano: ma è Bel..., è Bella ciao? Proprio quella. E giù tutti a cantare in abito da sera. Quelli di sinistra e quelli che si adattano.

Mentre in Italia il cambiamento di governo sembra ancora avvolto nelle polemiche, gli americani vanno per le spicce. E che Bella ciao sia diventato «l’inno della Rai» lo dice ieri Michele Santoro: «Lo avevo intuito io prima di essere così bruscamente interrotto», quando la cantò nell’ultimo Sciuscià. E la risente ora che torna in video sulla tv pubblica con un programma d’informazione in onda su RaiDue in prima serata dal 21 settembre, per undici settimane.

Anno Zero infatti è una delle poche novità dei palinsesti autunnali presentati a Cannes dai vertici Rai, il direttore generale Cappon, il presidente Petruccioli e tutti i direttori di rete, con Gianni Morandi nel ruolo di conduttore. Disinvolto e divertente nello scambio di giacche con Cornacchione, pronto a fare nel programma di Fabio Fazio «il comico di destra. Quello che in tv non può parlare. Silvio non è potuto venire», avverte l’attore, «perché è a casa a contare le schede....». Tutto confermato per l’informazione: Vespa resta con quattro serate di Porta a Porta (altro che delibera del Cda per movimnetare il palinsesto di RaiUno). Tornano Ballarò (con sorpresa...) e In Mezz’ora di Lucia Annunziata.

La Rai 2006-2007 punta sui grandi eventi: l’accoppiata Pippo Baudo e Roberto Benigni per Sanremo, insieme alla bella Michelle Hunziker, «prestata» da Mediaset per il solo Festival. Il conduttore settantenne (che finché c’è Mike in pista non si ritira, dice) è pronto a fare il direttore artistico, a capo di una commissione che sceglierà le canzoni.

Con il comico toscano sono in corso trattative, «spero che Benigni abbracci la Rai» annuncia Petruccioli, parlando anche dell’idea di portare il Fiorello radiofonico in tv al delle Vittorie. Altro evento è lo show di Morandi per cinque giovedì, un tour per l’Italia che parte da Palermo, prodotto dal potente Bibi Ballandi vero patron della Rai, oltre che delle star.

Della programmazione non si sposta quasi una virgola;ci sono dei vuoti come la conduzione dei pacchi di Affari tuoi (Max Giusti o Flavio Insinna). Stessi programmi su RaiUno, Domenica In divisa fra Giletti-Baudo.

Tutto uguale anche su RaiTre, mentre nuovo è un programma di Carlo Lucarelli che racconta nel suo stile i grandi romanzi. Tornano sia Fazio che Serena Dandini, da vedere le lezioni d’arte di Dario Fo. Per il resto un diluvio di fiction, punto forte per Agostino Saccà: da Giovanni Falcone a Joe Petrosino, dai Mille all’immancabile Papa (Luciani).

Molti i film di RaiCinema presentati da Giancarlo Leone in uno spot sulla parafrasi di Lost e Desperate Housewives (la serie torna in onda su RaiDue). Tra film su Raiuno, La maledizione della prima luna, L’ultimo samurai, Ritorno a Cold Mountain, Shall we dance? e Harry Potter. Per lo sport la novità è la Champions League, su RaiUno.

Ma i giovedì di Morandi su RaiUno sbattono con Anno Zero su RaiDue. Un giochetto che Santoro conosce, quello della contro-programmazione in casa, ma per ora incassa, contento di vedersi restituito «il microfono». E se il malcostume ha preso il sopravvento, dice, «è anche perché non trova spazio la creatività degli autori». Eppure il direttore di RaiUno,Fabrizio Del Noce, derubrica gli scandali a «qualche gossip che era meglio non pubblicare».

(www.unita.it, pubblicato il 25.06.06)


BELLA CIAO!
-  La storia lunga, complessa e affascinante di una canzone-mito. Le sue tante interpretazioni ed esecuzioni, da una ballata del 500 francese fino ad oggi. Buon 25 Aprile! (di Chiara Ferrari, "Patria Indipendente")


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