NON INSEGNATE AI BAMBINI*
Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia
di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l’ unica cosa sicura
è tenerli lontano
dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto,
al teatro alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un’antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi
il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all’ amore
il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo
giro giro tondo cambia il mondo.
* album: Giorgio Gaber, Io non mi sento Italiano, 2003.
PER IL "RISCHIARAMENTO" ("AUFKLARUNG") NECESSARIO. ANCORA NON SAPPIAMO DISTINGUERE L’UNO DI PLATONE DALL’UNO DI KANT, E L’IMPERATIVO CATEGORICO DI KANT DALL’IMPERATIVO DI HEIDEGGER E DI EICHMANN !!!
RELAZIONI AUTENTICHE: UN URLO PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE ... *
MOLTISSIME PERSONE SI MANTENGONO AL SICURO non solo dietro a un cellulare (in "prigione" da sole!), ma dietro a un "mito"! E finiscono per non capire un’acca, nemmeno la differenza tra il proprio padre e il proprio "padre", tra la propria madre e la propria "madre", e mangiano "fake news" per colazione, pranzo, e cena, felici e contente di vivere alla corte del ricco "diavolo" di turno, stravisto come il dio dell’eternità!!!
Se è vero come qualcuno ha detto che "non si può descrivere una passione, la si può solo vivere", allora è bene non perdere l’equilibrio critico e non perdere la propria sovranità (cfr. nota sulla "colomba" di Kant, al seguente link): NON SAPER distinguere più tra sovranità e "sovranità", tra re e "re", regina e "regina", e ridursi da cittadino a "cittadino", da cittadina a "cittadina", a suddito e a suddita di un falso re e di una falsa regina!!!
NEL REGNO DEL SONNAMBULISMO GENERALE, da vent’anni e più, gli italiani e le italiane sono diventati e diventate tutti e tutte "italiani" e "italiane" e tutti e tutte si sono messi e messe a a correre a gran "velocità" e a gridare "Forza Italia"!!! Che grande "fluidità"!!! Avanti tutta ....
PER NON PERDERE IL SALE CHE ANCORA ESISTE NELLA TERRA D’OTRANTO E IN TUTTA L’ITALIA, UN SOLO GRANDE URLO:
W o ITALY ... VIVA L’ITALIA!
BUON LAVORO!!!
Federico La Sala
* Cfr. Pierpaolo Tarsi, "Le relazioni autentiche", Fondazione Terra d’Otranto, 22.09.2017.
SUL TEMA, NEL SITO, SI CFR.:
PER IL "RISCHIARAMENTO" ("AUFKLARUNG") NECESSARIO. ANCORA NON SAPPIAMO DISTINGUERE L’UNO DI PLATONE DALL’UNO DI KANT, E L’IMPERATIVO CATEGORICO DI KANT DALL’IMPERATIVO DI HEIDEGGER E DI EICHMANN !!!
FREUD, KANT, E L’IDEOLOGIA DEL SUPERUOMO.
La Stampa, 3/3/2009
INIZIATIVE
A scuola si studierà Giorgio Gaber,
la Gelmini: "Insegnerà a pensare"
MILANO Tutto è nato da una battuta di Enzo Iacchetti («Gaber andrebbe studiato nelle scuole») che non è sfuggita al ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini. Giro di telefonate, collaborazioni avviate ed ecco il signor G. pronto a varcare i cancelli degli Istituti italiani secondari superiori e paritari.
L’iniziativa ovviamente si chiama Progetto Gaber ed è stata messa a punto dal ministero e dalla Fondazione a lui dedicata. Una prima tappa è fissata dal concorso ’Giorgio Gaber, parole per pensarè. Agli studenti saranno proposti 12 brani dell’opera gaberiana, selezionati dalla Fondazione, coi i quali i ragazzi potranno confrontarsi, rielaborando il contenuto attraverso varie forme espressive (testo, audio, grafica etc.).
Non è tutto: a traghettare l’eperienza dell’arte del pensatore milanese verso le generazioni che non l’hanno potuto conoscere a teatro, ci saranno studiosi ed artisti che terranno lezioni nelle scuole.
Il primo appuntamento è già andato in scena il 2 marzo al Teatro dell’Arte di Milano dove oltre 450 studenti del capoluogo lombardo e provincia hanno partecipato ad un incontro con il signor G. attraverso Andrea Pedrinelli e Gioele Dix. Il ministro Gelmini, intervenuta questa mattina alla presentazione del progetto, ha spiegato le ragione che l’hanno indotta ad attivare l’amministrazione centrale: «nessuno ci aveva mai pensato - ha detto - ma sono convinta che il signor G. abbia tantissimo da insegnare a questi giovani. Portare l’arte di Giorgio Gaber nelle scuole ha la funzione di insegnare a pensare al di là degli schemi e delle ideologie. Gaber è l’esempio più illuminato di libero pensatore che ha saputo fornire una lettura, con chiave non scontata, sulla nostra società. È uno stimolo per le nuove generazioni. Gaber era allo stesso tempo libertà e rigore: anticonformista sì, ma non trasgressivo per forza. Quello che promuoviamo è un progetto triennale, un viaggio nella sua opera per gli studenti ma anche per gli educatori».
Il ministro, che pure ha assicurato «ampia autonomia» per gli Istituti che accoglieranno il progetto, ha precisato di vedere bene l’introduzione all’opera di Gaber nelle ore di educazione alla Cittadinanza e Costituzione. Contentissimo si è mostrato Enzo Iacchetti che ha giurato di non aspettarsi «che una frase detta così potesse suscitare questo approccio importantissimo all’obiettivo che abbiamo noi: far sì che Giorgio non sia mai morto».
«Io - ha detto Iacchetti - vorrei che Gaber fosse sui libri. Questo progetto è un primo passo». Visibilmente felice anche la vadeova Gaber, Ombretta Colli: «la mia è una grandissima emozione - ha sottolineato -. Penso a mio marito, di carattere così schivo e riservato, e so che sarebbe sicuramente imbarazzato in questo momento. Il ministro Gelmini ha dimostrato un’apertura mentale non tanto frequente da noi». «Milano e Giorgio Gaber è un binomio indissolubile - ha aggiunto l’assessore al Tempo libero del Comune di Milano, Giovanni Terzi -. Milano deve iniziare ad amare moltissimo i propri artisti, cosa che a volte non fa perchè siamo spesso troppo esterofili».
Dite: E’ faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. E’ piuttosto il fatto di essere obbligato a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli.
Janusz Korczak (Varsavia 1878/1879 - Treblinka 1942)
GABER, TUTTO IL TEATRO ANNI ’70 IN 2 DVD di Paolo Biamonte
ROMA - Il cofanetto con due dvd e un libro pieno di immagini e documenti rari che arriva nei negozi farà felici i fan di Giorgio Gaber e non solo quelli. Prodotto da Radiofandango in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber e Nunflower, raccoglie infatti la produzione teatrale degli anni ’70, quando l’artista Milanese decise di abbandonare il successo dei varietà tv, delle tournee con Mina e delle classifiche per dedicarsi al ’teatro canzone’, lasciando una traccia precisa nella storia della cultura e del costume del nostro Paese.
E’ la prima volta che il pubblico ha l’occasione di rivedere le immagini di spettacoli come Il signor G, Dialogo tra un impiegato e un non so, Far finta di essere sani, Anche per oggi non si vola, Libertà obbligatoria e Polli di allevamento, grazie ai filmati Rai e della Televisione Svizzera Italiana. Sono titoli fondamentali per l’avventura professionale di Gaber che hanno avuto un’influenza enorme sulla formazione delle giovani generazioni e che hanno contribuito a cambiare l’idea stessa di canzone e del ruolo dell’interprete nella scena italiana.
Cresciuto nella Milano di Enzo Jannacci, Adriano Celentano, Dario Fo, Giorgio Strehler, di Paolo Grassi e del Piccolo teatro, dopo gli esordi tra jazz e rock’n’roll si era imposto come cantante di successo e personaggio televisivo di raffinata ironia. I rivolgimenti sociali del ’68 lo indussero a una scelta temeraria: lasciare il successo e tentare la strada nuova del teatro decentrato, seppur prodotto dal Piccolo Teatro.
Fino ad allora solo Dario Fo aveva scelto di portare il grande teatro del Mistero Buffo nei teatri tenda a diretto contatto le nuove generazioni del cambiamento. Dal primo nuovo debutto nel 1970 all’ultimo spettacolo (é morto nel 2003), Gaber ha scritto tutto insieme a Sandro Luporini, l’amico di una vita e personaggio fondamentale nella definzione di uno stile compositivo e di scrittura che si ispirava a Jaques Brel, Adorno, Celine, Marcuse e Sartre. Il coraggio della scelta fu premiato in poco tempo: dopo gli inizi difficili, il ’teatro canzone’ conquistò un pubblico sempre più imponente ed entusiasta che si identificò in quei lavori che finirono per approdare dal circuito più periferico ai teatri più prestigiosi.
Il cofanetto che esce domani, secondo capitolo del progetto home video dedicato a Gaber dopo quello sugli anni ’60, raccoglie le immagini di tutto percorso straordinario che conserva intatta la sua attualita’. Ad arricchirlo un duetto con Mina, registrato a Teatro 10 nel 1972. Domani poi, a Milano, con la prima assoluta dello spettacolo Il dio bambino, interpretato da Eugenio Allegri con la regia di Giorgio Gallione, produzione dell’Archivolto in scena al Piccolo Teatro Paolo Grassi, si apre ufficialmente la manifestazione Milano x Giorgio Gaber, promossa dalla Fondazione Gaber, da Telecom Progetto Italia, dal Comune, dalla Regione Lombardia e dal Piccolo. Un mese di spettacoli, convegni ed incontri. Fra i principali appuntamenti il 30 ottobre quello all’università statale con Flavio Oreglio, quello del 12 novembre al piccolo teatro studio con Giulio Casale in Se ci fosse un uomo e la serata del 19 novembre al Teatro Strehler con protagonisti personaggi quali Dario Fo ed Enzo Iannacci
* Ansa» 2007-10-28 16:20