La Voce

Messaggio di Emiliano Morrone ai lettori, a Mauro Diana, Federico La Sala, Vincenzo Tiano, Biagio Allevato e Antonio Guarascio

mercoledì 31 maggio 2006.
 

Carissimi lettori,

carissimi Federico, Mauro, Vincenzo, Biasi e Antonio, alcuni impegni non mi permettono, in questi giorni, di seguire la nostra Voce. Chiedo scusa agli allievi del laboratorio di giornalismo, ai validissimi collaboratori e a chi ci cerca quotidianamente. Mi è parso opportuno inviare questo messaggio pubblico. Non vorrei passare per maleducato. Vi sarete accorti della mia assenza, determinata unicamente da una serie di faccende personali, purtroppo improrogabili. Vi invito a moltiplicare gli interventi e prego Vincenzo di voler gestire il giornale, compatibilmente con le sue prorità. Lascio dunque a voi tutti e al mio vice l’incarico di proseguire cogli aggiornamenti. Fino all’undici giugno, sarò poco reperibile, anche via Internet. Vincenzo, pubblica pure il pezzo sul nostro sindaco. Penso di scrivere qualcosa su ciò che ultimamente sta accadendo a San Giovanni in Fiore. La Consulta degli Emigrati non è ancora stata disciplinata, nonostante le promesse di Antonio Nicoletti e la sua diplomazia rassicurante. Il sindaco non ha risposto all’appello di Vincenzo sul sito comunale né fa sapere qualcosa sul difensore civico. Tace, latita, è irreperibile, etereo, metafisico, errante, vagante, silente, assorto.

Federico, sono in debito con te: ti chiamo appena posso, promesso. Pensavo di venire a Milano, fra l’uno e il tre giugno. Stavolta, non riesco. Probabilmente, verrò intorno al 20. Mauro, verso la metà di giugno vorrei attivarti l’accesso integrale al giornale. Devo, però, avere il via dal mio vice. Vorrei farlo anche per Federico. Insomma, perdonate la mia fretta e la mia approssimazione. Continuerò a leggervi quotidianamente, tuttavia.

Un abbraccio a tutti,

Emiliano Morrone


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