Politica

Un tonfo le manifestazioni con cui i poli di San Giovanni in Fiore hanno aperto la campagna elettorale per le comunali

martedì 15 marzo 2005.
 

Grande insicurezza, tentennamenti e ostentazioni, nessuna proposta, urla disperate di esaltazione e totale assenza di elementi politici. Questa la sintesi della manifestazione con cui un vecchissimo e smembrato centrosinistra, quello di San Giovanni in Fiore, ha aperto la campagna elettorale per le comunali. A dimostrazione, ma non ce n’era alcun bisogno, che la sinistra ufficiale e organizzata non ha più presa, a San Giovanni in Fiore, nel tessuto sociale. Per due ore, il pubblico presente, prevalentemente costituito di candidati nelle liste di centrosinistra e loro parenti, ha dovuto ascoltare critiche al centrodestra regionale, come se la responsabilità per il tracollo in cui, purtroppo, versa l’umanamente dignitosissima città florense debba ascriversi al malgoverno regionale della Casa delle libertà. Mai visto un Riccardo Succurro così incerto e improvvisato come nell’occasione di cui si racconta. Mai vista una rassegna così evidente di personaggi politicamente tristi, su un palco buio, privi di argomenti e assolutamente inattendibili, dopo lunghi anni di governo scelleratissimo, rovinoso e fuori regola. L’apertura del centrodestra, invece, è stata tutta all’insegna delle buche, il vero problema di San Giovanni in Fiore, secondo la Cdl. E, cosa ben più grave, è stata all’insegna delle promesse a centinaia di disoccupati, che avrebbero, per il centrodestra, un fondamento concreto, grazie alle belle amicizie con ministri e pezzi grossi. Rendano tutto pubblico, le destre, se sono nel vero. Dimostrino. Organizzino una conferenza stampa e facciano vedere i documenti in loro possesso. Questo è l’appello che gli si lancia. Altrimenti, se non dovessero farlo in settimana, dovremmo intendere che è tutta una orribile presa per i fondelli. Che va avanti dalle scorse provinciali.

Giovanni Talerico


Rispondere all'articolo

Forum