PIANETA TERRA, UN’ISOLA! In memoria di Galilei, Keplero, Kant .....

MONT SAINT-MICHEL E’ UN’ISOLA. UN EVENTO GIA’ MEMORABILE: IL 21 MARZO 2015 SI REPLICA. Merito dei lavori che hanno ridisegnato la baia.

Accade per la prima volta, dal 1879, secondo i bollettini ufficiali. E’ successo nello scorso weekend, con alte maree dell’ordine dei 14,5 e mezzo (...)
martedì 3 marzo 2015.
 

Saint-Michel. E’ tornata davvero un’isola

Il Mont completamente circondato dall’acqua marina. Non accadeva più dal 1879. Merito dei lavori che hanno ridisegnato la baia. Il 21 marzo si replica. Ci sarà "la marea del secolo"

Mont Saint-Michel è tornata un’isola, seppure per piccole, sporadiche frazioni di giorno, in condizioni che si creano soltanto in particolari periodi dell’anno: in pratica, in corrispondenza dei noviluni e dei pleniluni più "fortunati". Accade per la prima volta, dal 1879, secondo i bollettini ufficiali. E’ successo nello scorso weekend, con alte maree dell’ordine dei 14,5 e mezzo (tecnicamente un coefficiente di marea di 118, su un massimo possibile di 120).

Di fatto, il progressivo accumulo di detriti ad opera del vicino estuario del fiume Couesnon, che sfocia nella baia da una parte, la costruzione della striscia di asfalto con annesso megapiazzale per parcheggio auto, negli anni del boom turistico dall’altra, avevano via via eroso spazio alla conquista, temporanea, della terraferma da parte delle acque marine.

L’intervento di "restituzione del carattere marittimo" del Mont, progettato nell’arco di due decenni, avviato nella seconda metà del decennio scorso e portato avanti tra non poche controversie, ha dato il suo frutto concreto, per la prima volta come da pronostici, con la prima, grande marea del 2015. I turisti hanno apprezzato l’evento dal promontorio stesso e dalla riva. Il ministro dell’Ecologia francese Ségolène Royal non ha mancato il grande evento.

I lavori si sono svolti e sono ancora parzialmente in corso su due fronti. Da un lato è stato smantellato lo stradone con annesso parcheggio, la striscia che andava dalla terraferma fino alle pendici del Mont, e che strutturalmente provocava accumulo di sedimenti e detriti attorno a sé: il parcheggio è stato arretrato e i turisti ora accedono al sito Unesco attraverso un ponte-passerella, una struttura sufficientemente a basso impatto da non innestare lo stesso fenomeno, che può essere percorsa solo a piedi, o dai mezzi navetta del sito; dall’altro, è stato rimodellato l’estuario del Couesnon, con sbarramenti e dighe. Il tutto, creato per invertire un fenomeno che avrebbe definitivamente annesso il Mont alla terraferma attorno al 2040, sortirà invece i suoi effetti finali nel 2025.

Già ora, però, le grandi maree permettono di osservare l’abbazia e il borgo nella versione più affascinante. E’ accaduto lo scorso weekend, accadrà, in modo ancor più eclatante, tra il 21 e il 22 marzo prossimo: le tabelle di marea parlano di un coefficiente 119, con un picco massimo appena inferiore, 14,45 metri, il 22 mattina, ma con ben altri 4 picchi sopra i 14 metri tra la mattina del 21 e quella del 23.

Secondo le previsioni dell’ufficio del turismo locale, in una delle occasioni l’effetto isola (per avere il quale la marea deve superare i 13,90, come recita il calendario dell’ufficio del turismo - che riporta le cifre della vicina Saint-Malo, cui però, come scritto, va aggiunto in altro metro), si protrarrà per un’ora e mezza. Una situazione eccezionale, forse la "marea del secolo", favorita dal particolare allineamento degli astri.

Le maree, infatti, sono il frutto dell’attrazione gravitazionale esercitata sulla terra dalla luna e in misura minore dal sole: non a caso seguono, con un delta di riardo dell’ordine delle 36-72 ore, i noviluni e i pleniluni. quando i due astri sono allineati, e minime quando si trovano in posizione (quadratura) per cui la terra è il vertice di un angolo retto dell’ipotetico triangolo rettangolo formato dai tre astri.

Ora, il 20 marzo è anche la data della prossima eclissi totale di sole. In altre parole, quello di marzo sarà un novilunio fuori dalla norma, con sole e luna perfettamente allineati - a esercitare le rispettive gravità nello stesso senso, per banalizzare il concetto -.

La linea sarà perfetta nell’estremo Nord dell’Altantico, tra le Faer Oer e le Svalbard, non molto lontano, astronomicamente parlando, dal Nord della Francia. E la marea dovrebbe essere spettacolare, tanto da creare fenomeni naturali possenti, persino in qualche modo pericolosi, se è vero che l’ascesa delle acque può essere tanto improvvisa e rapida da superare la velocità del passo di un essere umano medio. E gli inviti alla prudenza e all’osservanza delle regole e delle indicazioni si sprecano già adesso.

Al di là delle ultime considerazioni, però, il grande evento è atteso, quasi auspicato dagli operatori turistici ed economici locali, cui sinora la restituzione del carattere marittimo del Mont ha portato solo riduzione degli introiti, con i visitatori annui scesi dai 3-3,2 milioni degli anni d’oro, ai 2,5 delle ultime due stagioni. Colpa soprattutto dell’arretramento del parcheggio ovviamente, che costringe a percorrere i 3 chilometri abbondanti finali che portano all’"isola" a piedi o su un mezzo pubblico, verosimilmente nella calca.

Viene in mente un precedente storico: nell’estate del 1999, un’eclissi totale di sole "colpì" proprio la Normandia. Il Mont Saint-Michel e la vicina Saint-Malo, erano fuori dal "cono" entro il quale la luna oscura il sole al 100 per 100 di un pelo, una manciata di chilometri a Sud del limite. Ma proprio per questo, furono prese d’assalto: molti dei turisti di ogni parte d’Europa che avevano ammirato il fenomeno astronomico a Rouen o nelle splendide falesie di Fecamp ed Etretat l’11 agosto si sono riversati tra il 12 e il 13 alle pendici del promontorio, per vederlo comunque al massimo dell’insularità che la situazione idrogeologica del tempo consentiva. Nel borgo, letteralmente, non si riusciva a camminare... Questa volta, forse, non sarà così - siamo pur sempre a marzo, sufficientemente lontano dalle feste pasquali. Può essere un’idea andarlo a scoprire di persona...

* la Repubblica, 25 febbraio 2015


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