A proposito di questione morale.

domenica 24 ottobre 2010.
 

Nella famosa intervista di Berlinguer a Scalfari su Repubblica, il 28 luglio 1981: “I partiti hanno occupato lo stato...tutte le operazioni che le diverse istituzioni e i loro dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan...”. Era il Manifesto della “Questione Morale”. Era oppure lo è ancora? Proviamo, così tanto per fare un parallelo, a catapultare queste parole sulla “gestione amministrativa“ della nostra regione ed in particolare, a mio avviso, alla spartizione del potere che i due maggiori schieramenti politici si sono fatti sul territorio regionale. L’apice di questa spartizione la si ha con la rielezione del presidente del consorzio industriale di Termoli, l’ing. Del Torto Antonio, quando in una serata in cui forse già serpeggiavano i fumi e i buoni odori del percolato l’attuale sindaco di San Martino, l’avvocato Facciola Vittorino, appunto forse più che illuminato sulla via di Damasco ma inebriato di percolato nel giro di qualche ora forse meno passa da possibile Presidente del Consorzio, in quota centro sinistra e in particolare Pd, a elettore diretto dell’attuale Presidente Del Torto, in quota centro destra. Arriviamo alle polemiche, all’inchiesta di primonumero.it di questi giorni. Tutti i membri del direttivo del consorzio industriale cadono dalle stelle quando alle domande dei giornalisti se sapessero ciò che circolava nel depuratore molisano e ancor più eloquente quando senza un minimo di verifica si schierano al fianco dello stesso Presidente incuranti di ciò che pensano i loro stessi elettori e più in generale dell’opinione pubblica. (Ovviamente questo non vuol dire essere a tutti i costi giustizialisti ma le garanzie vanno conquistate sul campo dopo verifiche e accertamenti e non per parola data). Lo scandalo del Consorzio e i “ non so” di tutti i membri del direttivo arriva dopo circa 15 -17 giorni da un convegno pubblico organizzato dall’associazione Ambiente e Salute e dalla Fondazione Don Milani che ci illustrava i dati allarmanti in cui versa l’ambiente e la salute del basso molise e dei suoi residenti. Ovviamente, purtroppo, nessuno dei Sindaci, o membri di maggioranza, dei comuni adriatici era presente. Perché? A nessuno di loro interessa lo stato dell’ambiente e la condizione salutare dei propri cittadini? Forse anzi sicuramente l’atteggiamento più ambiguo lo hanno tenuto sia i consiglieri regionali d’opposizione i quali, se si esclude uno striminzito comunicato stampa del vice Presidente del Consiglio Regionale D’Alete, nessuno ma proprio nessuno sembra interessato ad una faccenda che molto probabilmente puzza per il pericolo di infiltrazioni malavitose - l’editoriale di Rosaria Capacchione “ E i clan portano i veleni in Molise” sulla prima pagina di domenica 24 ottobre de Il Mattino - che dovrebbe far riflettere, allarmare e svegliare i nostri amministratori e in particolare i pseudo alternativi a questa maggioranza di Governo regionale che in quest’ultimo periodo non solo sonnecchiano ma russano forte; sia il Sindaco della città di Termoli, Antonio Basso Di Brino, il quale in una lettera prende una dura posizione contro l’atteggiamento dell’ing. Del Torto dove invoca chiarezza, sicurezza e l’entrata nel direttivo di un rappresentate della città adriatica - tanto ad indurre le opposizioni di Palazzo Sant’Antonio ad essere concordi con lui - ma allo stesso tempo ammorbidirsi di fronte ai suoi capi di filiera - tutti ricorderanno lo spot elettorale del Pdl: creiamo una filiera istituzionale - è fare quasi due tre passi indietro. Anche qui perché? Perché tutelare di più i propri interessi politici(?) e non quelli dei cittadini andando a verificare facendo verificare fino in fondo lo stato dell’arte? Chi sembra al di sopra di ogni sospetto, la mosca bianca della situazione, è come sempre l’Italia dei Valori di Nagni e del Di Pietro meno popolare, Cristiano, i quali in una accesissima conferenza stampa annunciano un esposto, un’indagine giudiziaria nei confronti dell’ing. Del Torto inerente la sua incompatibilità come Presidente del Consorzio Industriale e Amministratore delegato dell’Inside -ditta che gestisce il depuratore di Montenero di Bisaccia - e che questo doppio incarico porterebbe all’esclusione della stessa Montenero dal circolo delle cittadine facenti parti del distretto consortile. (Nel caso Montenero entrasse a far parte del Consorzio è evidente che il Presidente Del Torto dovrebbe lasciare uno dei due incarichi). Anche qui chiedo: perché? Perché ora e non prima? Perché procedere legalmente contro Del Torto solo ora? Non era forse amministratore delegato dell’Inside e Presidente del Consorzio anche 5 mesi fa? Perché solo ora? A tutti questi perché ovviamente si attendo risposte. Concludiamo con una chicca. C’è la regala Mascio Luigi sindaco del comune di Portocannone il quale candidamente dichiara il 20.10.10 su La Voce:” Perché no, l’eolico serve anche per fare economia ...” e aggiunge “ sono stati gli stessi cittadini che hanno preso da soli l’iniziativa”. Bhe direi che l’iter per la costruzione di un parco eolico non è proprio così anzi...però a questo punto mi verrebbe da chiedere al Sindaco Mascio se è vero quello che ha dichiarato, i cittadini hanno fatto richiesta di installare i pali, perché non su un territorio comunale così da farci guadagnare il massimo dei benefici per l’intera comunità e non solo una piccola percentuale dato che i pali verranno installati su terreni privati? - rimanendo sul ragionamento del Sindaco: terreni dei cittadini richiedenti -. Ma lo stesso Sindaco perché non concede tutta la documentazione inerente all’installazione e costruzione del Parco Eolico ai cittadini che lo richiedono? Ovviamente anche qui l’opposizione latita, dorme anzi è totalmente inesistente. Per concludere ritorno alla domanda iniziale c’è in Molise, tenendo presente anche gli ultimi scandali, un problema di Questione Morale della classe amministrativa? Io la mia risposta l’ho data.

Alessandro Corroppoli - 24 -10-2010


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