CAMPANIA E CALABRIA. STORIA E MEMORIA: SULLA STRADA DELLA CARITA’ ("CHARITAS") EVANGELICA, E NON DELLA CARITA’ ("CARITAS") MAMMONICA E "AFFARAONICA"!

NAPOLI, CASSANO ALLO IONIO, CASTROVILLARI, E CONTURSI TERME SUL SELE, UNITI DALLA MEMORIA DEL BEATO MARIANO ARCIERO (1707-1788), L’APOSTOLO DELLE CALABRIE. Una nota di Gianluca Squaccio - a c. di Federico La Sala

Il 24 aprile 1830 il Papa Pio VIII lo dichiarò venerabile. La beatificazione, a Contursi Terme, il 24 giugno 2012 : a celebrarla sarà il delegato dal Papa, cardinale Angelo Amato
lunedì 14 maggio 2012.
 


UNA VITA PER LA CARITA’.
-  don Arciero. La beatificazione il 24 giugno

-  Il sacerdote fu modello per il clero napoletano

-  Instancabile, l’«apostolo delle Calabrie» dedicava molte ore al giorno alla predicazione e all’istruzione dei bambini meno fortunati. Ottenne con la sua opera insperate conversioni.

di Gianluca Squaccio *

Contursi Terme si appresta a vivere un momento di grande solennità e di grande gioia per la beatificazione, in programma il prossimo 24 giugno 2012, dell’illustre concittadino don Mariano Arciero. Il comitato parrocchiale, guidato dal monsignor Spingi, parroco di Contursi, e il comitato diocesano, presieduto dall’arcivescovo Luigi Moretti, hanno individuato la zona del Tufaro, quale luogo in cui celebrare la beatificazione, l’orario (intorno alle 18), e ricevuto assicurazioni che a celebrarla sarà il delegato dal Papa, cardinale Angelo Amato, prefetto per la congregazione per le cause dei Santi.

Per i devoti don Mariano Arciero è già santo e tale venerazione si è venuta a rafforzare all’indomani dell’evento miracoloso verificatosi a Contursi Terme nel gennaio del 1951 a favore di Concettina Siani, guarita da peritonite tubercolare, grazia acclarata e confermata da diverse e competenti commissioni come «miracolo» ottenuto per intercessione di don Arciero.

Intensa la vita di don Mariano, nato a Contursi Terme il 26 febbraio 1707, da genitori cristiani e modesti lavoratori dei campi, Mattia Arciero ed Autilia Marmura, per cui ad otto anni andò a servizio in casa Parisio, dove uno dei membri, don Emanuele, lo prese sotto la sua personale cura, facendolo collaborare nelle sue missioni, per far insegnare il catechismo ai fanciulli.

A 22 anni si trasferì a Napoli dove studiò teologia e lettere e filosofia, fu ordinato sacerdote il 22 dicembre 1732. In breve tempo don Mariano Arciero divenne un modello per il clero napoletano, per la sua inclinazione alla carità, coltivata sin dai primi anni della sua giovinezza, fu apostolo attivo nei fondachi, nei vicoli, nell’ospedale e nell’arsenale.

Gennaro Fortunato, canonico della cattedrale di Napoli, divenuto vescovo di Cassano sullo Ionio nel 1729, lo volle nella sua diocesi, dandogli incarichi in piena libertà, sia per le missioni, sia per la costante riforma del clero e degli Istituti religiosi femminili [a Castrovillari, in particolare, si occupò delle Clarisse e del loro Monastero, impegno che proseguì anche quando fece rientro a Napoli - fls]. Scrisse la «Pratica della dottrina cristiana, in dodici istruzioni in dialoghi», con un metodo molto efficace e pratico per l’acquisto della perfezione cristiana. Dedicava molte ore al giorno all’istruzione dei fanciulli e alla predicazione, ottenendo strepitose conversioni.

La fama della sua instancabile opera superò i confini della diocesi di Cassano, per cui fu invitato a svolgere la sua missione anche nelle diocesi vicine; per questo venne chiamato «apostolo delle Calabrie». Ritornò a Contursi solo per riabbracciare l’amatissima mamma.

Nel giorno della sua morte, come egli stesso aveva predetto, il 16 febbraio 1788, alle 16, a Napoli, Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, la mistica terziaria alcantarina «monaca di casa», vide la sua anima portata in cielo dagli angeli.

Per i numerosi miracoli che avvenivano per sua intercessione, già nel 1829 la Congregazione dei riti autorizzò l’inizio dei processi per la sua beatificazione, a Napoli ed a Cassano sullo Ionio. Il 24 aprile 1830 il Papa Pio VIII lo dichiarò venerabile. Il 15 ottobre 1950 il suo corpo fu traslato a Contursi Terme.

* Avvenire, 27.11.2011


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  MEMORIA EVANGELICA (CRISTICA E CRITICA): DA TREVISO E DALLA CALABRIA, SAN FRANCESCO DI PAOLA "RICORDA" ANCORA LA PAROLA-CHIAVE DELLA SUA VITA E DEL SUO ORDINE. Una scheda di lettura del dipinto del fiammingo Lodewijk Toeput (Ludovico Pozzoserrato)

PASQUA IN ARRIVO. IL TERZO SARA’ REGNO DELLO SPIRITO SANTO: "TERTIUS IN CHARITATE". Gioacchino (con Dante) invita Benedetto XVI a correre ai ripari

-  MARIANO ARCIERO, ILDEGARDA DI BINGEN, E UNA "CAPPELLA SISTINA" IN ROVINA. Al cardinale Angelo Amato, all’arcivescovo di Salerno Luigi Moretti, l’invito a un sollecito interessamento.


SULLA PRESENZA E SULL’ATTIVITA’ DI DON MARIANO ARCIERO A CASSANO, AD ALTOMONTE, E A CASTROVILLARI, si vedano le pagine della "Breve vita del Venerabile SAC. D. MARIANO ARCIERO" di don Salvatore Siani, il parroco che riportò - anche con l’aiuto del vescovo di Campagna, mons Giuseppe M. Palatucci - le ossa di don Mariano Arciero a Contursi, nel 1950. Cliccare sull’icona, per aprire il doc., qui di seguito allegato:


DON MARIANO ARCIERO. Note di don Salvatore Siani
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