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Prima di giudicare questo nuovo programma, si dovrebbe vederlo. Comunque Sgarbi potrebbe piacermi: persona colta, eloquente e controtendenza, che non risparmia nessuno. Che poi la Rai non sia un servizio per i cittadini, lo dimostrano alcuni programmi come quello condotto da Santoro, grande "pilotatore" dell’informazione, e Travaglio, col suo breviario diventato oramai noioso, fornendo ai telespettatori trasmissioni a senso unico, con tesi precostituite e senza contraddittorio. Vorrei, ad esempio, un servizio che spieghi ai cittadini i modi attraverso cui certi giornalisti o opinionisti hanno avuto incarichi in Rai! Vorrei un video che dica dei loro stipendi! Sono decenni che vengono pagati per parlare solo di Berlusconi e dei suoi affari personali, come se in Italia non esistessero altre tematiche da trattare e problemi da risolvere concretamente: occupazione giovanile, meritocrazia nel pubblico impiego, scuola, rifiuti, energia, ecc.
Pasquale Tiano, uno che ha sempre pagato il canone Rai
I problemi che hai appena citato li potrebbe risolvere .....mmmmhhmmmm....che so....vediamo chi mi viene in mente .....ah ecco per esempio Berlusconi, visto che è il capo del governo e che dovrebbe governare: "occupazione giovanile, meritocrazia nel pubblico impiego, scuola, rifiuti, energia, ecc..".
Mi sa tanto che l’agenda politica di qualcuno è invece occupata da: bunga bunga, bunga bunga, bunga bunga, bunga bunga.........
P S per par condicio dopo la citazione pasoliniana, ve ne offro una di Sgarbi: " Capra, capra, capra, capra, capra, capra, capra, capra,......"
"L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo."
Pier Paolo Pasolini (Vie Nuove n. 36, 6 settembre 1962 )
Caro Francesco,
l’errore di Pasolini fu l’intransigenza. Qualcosa di simile a un inconsapevole atteggiamento snob. Pur riconoscendogli enormi meriti, è figlio, come ciascuno di noi, del tempo suo. Oggi la battaglia, lo dico da modesto e incolto ammiratore del Nostro, non può condursi coi mezzi e il linguaggio elitari d’un certo passato. Detto questo, rispondo qui a un tuo commento tra queste pagine. La mia posizione politica non è prossima a quella di Oliverio. Continuo a non volerne sapere del pragmatismo. Forse occorre essere più visionari, magari come Pasolini. Ti ringrazio molto per gli spunti che mi dai ogni volta. Spero di organizzare con te un’iniziativa culturale, ma anche politica. Indipendente dalle elezioni.