CANNES (2010) E CHI OFFENDE L’ITALIA (1994-2010). Jack Lang: "Com’è possibile che il Pdl si chiami Popolo della Libertà?".

"DRAQUILA", IL GOVERNO "ITALIANO", E LO SCORAMENTO DI JACK LANG. "La Francia è molto triste che lo Stato italiano non sia rappresentato al Festival" - a cura di Federico La Sala

Insorge, il governo italiano, per Draquila di Sabina Guzzanti, il docufilm - efficace nello stile, fortissimo nei contenuti - che parla del post-terremoto abruzzese (...)
domenica 9 maggio 2010.
 

L’OCCUPAZIONE DELLA LEGGE E DELLA LINGUA ITALIANA: L’ITALIA E LA VERGOGNA.


-  "Draquila offende l’Italia", Bondi non va Cannes
-  I finiani contro il ministro: "Andare è un dovere"

Il ministro, invitato a presenziare alla kermesse cinematografica, declina a causa dello "sconcerto per la partecipazione di un’opera di propaganda". Già la Brambilla aveva minacciato azioni legali. Granata: Così perde di credibilità" *

ROMA - Insorge, il governo italiano, per Draquila di Sabina Guzzanti, il docufilm - efficace nello stile, fortissimo nei contenuti - che parla del post-terremoto abruzzese, tra show berlusconiani e grandi affari all’ombra di Guido Bertolaso. Oggi a prendere una posizione, durissima, contro la pellicola - di scena come evento speciale fuori concorso al Festival di Cannes - è Sandro Bondi: in una nota, il ministro della Cultura annuncia di aver declinato l’invito a essere ospite sulla Croisette. Motivo del forrfait: il "rincrescimento" e lo "sconcerto" per "la partecipazione di un’opera di propaganda, Draquila, che offende la verità e l’intero popolo italiano".

E Bondi non è il primo esponente dell’esecutivo andato all’attacco della Guzzanti e del suo film. Ieri il ministro del Turismo Micaela Brambilla, in tv, ha usato toni ancora più accesi: "Mi riservo di dare mandato all’avvocatura dello Stato per i danni che queste immagini (quelle anticipate la sera prima ad Annozero, ndr) potrebbero arrecare al nostro Paese. Queste immagini mi indignano e mi offendono ancor prima come cittadino che come ministro. E’ ora di finirla di gettare discredito sul nostro Paese. La sinistra da mesi critica e cerca di buttare fango sulla nostra Italia".

Ma c’è anche chi, nella maggioranza, si dissocia. E’ il caso, neanche a dirlo, dei finiani del Pdl: la decisione di Bondi, afferma il deputato Fabio Granata, "lascia molto perplessi sia per le motivazioni addotte sia per la rilevanza dell’evento culturale dove una grande nazione come l’Italia non può non essere rappresentata ai massimi livelli". Secondo Granata, "rappresentare l’Italia è un dovere del ministro al di là di polemiche su questa o quella opera. L’Italia non può", conclude l’onorevole, "rischiare di perdere autorevolezza e credibilità per motivi vaghi e discutibili"

Ad aprire il fuoco di fila contro Draquila, era stato, qualche giorno fa, uno dei grandi protagonisti della pellicola: Guido Bertolaso. Il 4 maggio, 24 ore dopo l’anteprima in cui i cronisti avevano visto il film, il capo della Protezione civile si era espresso così: "Portandolo a Cannes credo che l’Italia non farà una bella figura. Presto, prestissimo, si parlerà di noi e dell’Aquila, a un festival del cinema si presenterà una verità che non è ’la’ verità ma, appunto ’una parte’ di verità".

Sono però le parole di Bondi di oggi a suscitare le reazioni più forti. "Mi sembra una decisione assurda, figlia di una cultura di altri tempi, ideologica e che tradisce un riflesso autoritario", commenta Walter Veltroni. "Il festival e Sabina Guzzanti se ne faranno una ragione - dichiara il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti - ci dispiace tuttavia per l’Italia perché questo contribuisce a far scendere ulteriormente il nostro Paese nelle classifiche della libertà di espressione. Ci auguriamo che Bondi voglia utilizzare il tempo che risparmierà per fare il ministro dei Beni Culturali, e non l’ennesimo portavoce del premier".

Per Luigi De Magistris dell’Italia dei valori, "a offendere la verità e il popolo italiano non sono né l’arte né l’informazione, ma un ministro che invece di comportarsi come tale, onorando gli impegni istituzionali a cui è chiamato per via del ruolo che riveste, preferisce recitare la parte del fedele servitore del premier disertando il Festival di Cannes". Diversi i toni del parlamentare del Pdl (nonché uomo di spettacolo) Luca Barbareschi, vicono a Fini: quella di Bondi "è una sua scelta, e avrà avuto i suoi motivi per farla".

E una prima reazione arriva anche dalla Francia. A commentare è l’ex ministro della Cultura Jack Lang: la decisione del ministro, a suo giudizio, mostra "una strana concezione della libertà. La Francia è molto triste che lo Stato italiano non sia rappresentato al Festival".

* la Repubblica, 08 maggio 2010


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  TEORIA E PRATICA DEL BALLISMO. COME UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE, E GETTA LE BASI DELLA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA D’ITALIA...
-  POLITICA, FILOSOFIA, E MERAVIGLIA. L’Italia come volontà e come rappresentazione di un solo Partito: "Forza Italia"!!!

-   VERGOGNA E "LATINORUM": UNA GOGNA PER L’ITALIA INTERA.

-  L’OCCUPAZIONE DELLA LEGGE E DELLA LINGUA ITALIANA: L’ITALIA E LA VERGOGNA.

-  DOVE VA LA SOCIOLOGIA? ...
-  LA SOCIOLOGIA DENTRO LA CASA DELLA NUOVA "IDENTITA’ CULTURALE ITALIANA"!!!

-  VIVA VERDI, VIVA PUCCINI: NESSUN DORMA!!! CONTRO LA POLITICA DI UNA MAGGIORANZA CHE INFANGA IL NOME DELL’ITALIA, NEL NOSTRO PAESE E NEL MONDO, LA PROTESTA DEI MUSICISTI E DEGLI ARTISTI DEI TEATRI E DELLE COMPAGNIE STABILI.

FLS


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