L’ITALIA, IL CAVALIERE, E IL CAVALLO. "DE PRINCIPATIBUS" (N. Machiavelli): COME SPEZZARE LE RENI A UN POPOLO ADDORMENTATO, STRACCIARE LA COSTITUZIONE, E RIFARE UNO STATO?! BASTA UN NOTAIO, UN FUNZIONIARIO DEL MINISTERO DELL’INTERNO E LA REGISTRAZIONE DI UN SIMBOLO DI PARTITO ... "FORZA ITALIA": VIVA IL "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!!

LA DIMENSIONE SIMBOLICA, L’ ATTACCO "ISTITUZIONALE" AL CUORE DELL’ITALIA, E IL SONNO DEGLI INTELLETTUALI. Una risposta di Umberto Galimberti ad Artemide - a cura di Federico La Sala

La sfida simbolica. A proposito del terrorismo Jean Baudrillard scrive: "Sono loro che l’hanno fatto, ma siamo noi che l’abbiamo voluto".
lunedì 15 febbraio 2010.
 


La sfida simbolica

-  A proposito del terrorismo Jean Baudrillard scrive:
-  "Sono loro che l’hanno fatto, ma siamo noi che l’abbiamo voluto"

Risponde Umberto Galimberti *

-  Nel suo ultimo libro I miti del nostro tempo lei sollecita molte riflessioni. Mi dica se sbaglio, ma alcune possono sembrare ricollegabili agli ultimi fatti di cronaca relativi all’attentato terroristico sventato della Delta Airlines e eventualmente, se non le sembra azzardato, alle aggressioni al presidente del Consiglio e al Papa. Quando parla di terrorismo sostiene: "Non è fanatismo. È disperazione. È la logica violenta dell’impotenza che risponde alla logica violenta della potenza".
-  Aggiunge inoltre che il terrorismo è una sfida simbolica e questo mi sembra il punto focale, ossia il terrorismo colpisce simbolicamente la massa inerte e passiva e citando le parole di Baudrillard "la potenza visibile non può nulla contro la morte infima ma simbolica di pochi individui" e noi "non capiamo nulla della dimensione simbolica".
-  Le domando quindi se l’aggressione al presidente del Consiglio per mano di un soggetto "con problemi psichici" o il tentativo di abbracciare (o aggredire, secondo la cronaca) il Papa da parte di una "psicolabile" non siano da individuare nella pre-razionale sfida simbolica che noi "normali", "non terroristi", non "psicolabili" né "disturbati", ma ormai massa inerte e conforme non riusciamo neanche più a comprendere? Non è la conferma dell’ammonimento di Nietzsche, "chi pensa diversamente va spontaneamente al manicomio"? La prego, mi aiuti ancora a comprendere. Grazie

-  Artemide, Roma artbea@tele2.it

Come lei sospetta, accostare l’attentatore dell’aereo della Delta Airlines alle aggressioni subite dal presidente del Consiglio e dal Papa è effettivamente azzardato se le nostre considerazioni si svolgono sul piano razionale. Lo è di meno se ci collochiamo nella logica simbolica che, come scrive Baudrillard, "è la logica violenta dell’impotenza che risponde alla logica violenta della potenza".

Come ci ricorda l’antropologo James Frazer, quando un sovrano diventava troppo potente o accumulava troppe ricchezze, i primitivi procedevano all’uccisione rituale del re, perché la sua potenza gettava nell’impotenza qualsiasi diversa regolazione dei rapporti all’interno della tribù che non fosse quella prevista dal sovrano. Se la potenza rappresentata da una nazione, da un capo religioso o politico diventa l’unico ordine del mondo, o delle credenze non altrimenti interpretabili, o dei rapporti di potere non modificabili, allora si prepara il terreno alla sfida simbolica, la quale, come sempre avviene quando si chiudono tutte le possibilità di dialogo e di interlocuzione, si esprime nel gesto violento che, come sappiamo, è il sintomo del collasso della parola.

A differenza della rivoluzione, che può cambiare l’ordine costituito quando ha dalla sua sufficienti ragioni, il gesto violento e imprevedibile non cambia l’ordine costituito, ma diffonde quel sentimento di pericolosità come minaccia non identificabile e ovunque incombente, che in ogni luogo e in ogni ora ci può colpire, facendoci toccare con mano e con ansia tutta la nostra vulnerabilità.

Questa sensazione di vulnerabilità e di assenza di ragionevoli difese è la sfida simbolica che l’impotenza oppone alla potenza incontrastata. È il risvolto negativo della sicurezza che le nazioni potenti o gli uomini di potere tentano di garantire e diffondere come miglior garanzia della loro potenza e del loro potere. Non una rivoluzione che cambia l’ordine delle cose, ma un gesto che cambia il clima della quotidianità, rovescia la sicurezza in insicurezza, la prevedibilità in imprevedibilità, sbaragliando tutte le difese, perché l’attore del gesto non è in nessun luogo, in nessun tempo, e in nessuna persona davvero identificabile.

Se non capiamo nulla della dimensione simbolica, perché ci siamo definitivamente assestati nella dimensione razionale, dove, grazie alla nostra tecnologia e alle nostre misure di sicurezza riteniamo di poterci difendere da tutto, non sconfiggeremo mai il terrorismo e tanto meno quelle isolate aggressioni che sempre colpiscono chi ha costruito il suo potere proprio sulla dimensione simbolica, aggregando intorno a sé un consenso ottenuto con la mozione degli affetti, la fascinazione carismatica, l’adesione incondizionata e quasi mistica, che sono tutti fattori irrazionali dove il simbolico si muove a suo perfetto agio, gettandoci tutti, in barba alle nostre misure di sicurezza, nell’imprevedibile, per difendersi dal quale, l’umanità, fin dal suo sorgere, ha cercato come miglior difesa l’uso della ragione per contenere l’irrazionalità e quindi l’imprevedibilità del sentimento.

* la Repubblica/D, 13 febbraio 2010.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

STORIA D’ITALIA (1994-2009): LA MENZOGNA ISTITUZIONALE DI UN PARTITO E IL SILENZIO DEL COLLE, DELLA CORTE COSTITUZIONALE, E DEGLI INTELLETTUALI.

L’ITALIA (1994-2009), TRE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA SENZA "PAROLA", E I FURBASTRI CHE SANNO (COSA SIGNIFICA) GRIDARE "FORZA ITALIA".

IL SONNO DELLA RAGIONE COSTITUZIONALE GENERA MOSTRI.

O CHE "BEL" NATALE: E CHE "BUON" ANNO !!! IL PRESIDENTE DEL "POPOLO DELLA LIBERTA’" GIA’ PREPARA LO SPETTACOLO "IO SONO NAPOLITANO" E CANTA: "FORZA ITALIA"!!!

L’ITALIA AD PERSONAM E IL PROF. CORDERO CHE SI LAMENTA. MA E’ ELEMENTARE (1994-2010)!!! "L’ITALIA SONO IO" E IL DIRITTO E’ "UN DIRITTO AD PERSONAM": "FORZA ITALIA"!!!

VOLONTA’ DI POTENZA E DEMOCRAZIA AUTORITARIA. CARLO GALLI NON HA ANCORA CAPITO CHE, NEL 1994, CON IL PARTITO "FORZA ITALIA", E’ NATO ANCHE IL "NUOVO" PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

Che il Presidente della Repubblica svegli Berlusconi (e i suoi amici) dal ’sogno’ di essere il presidente d’Italia, con il suo partito "Forza Italia", con il "Popolo della libertà"!!!


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