VIDEO (clicca, qui ->): Audition: Susan Boyle. Britain’s Got Talent, 11 aprile 2009. URL consultato il 19-4-2009.
SUSAN BOYLE. Susan Boyle (1961) è una cantante amatoriale britannica apparsa nella terza serie di Britain’s Got Talent.
Boyle ha raggiunto la fama internazionale cantando I Dreamed a Dream, da Les Misérables.
La sua apparizione al Britain’s Got Talent iniziata sotto lo scetticismo generale si è conclusa con una standing ovation eccezionale.
Sulla sua esecuzione canora sono stati scritti articoli apparsi sui giornali di tutti il mondo mentre le televisioni ne hanno trasmesso la performance. I vari video online hanno superato i 40 milioni di contatti.
La casa discografica Syco Music, una sussidiaria della Sony Music le ha proposto un contratto. (Wikipedia - ripresa parziale).
I dreamed a dream
Susan Boyle, Youtube
testo con traduzione italiana by hanna. *
I dreamed a dream in time gone by
When hope was high
And life worth living
I dreamed that love would never die
I dreamed that God would be forgiving.
Then I was young and unafraid
And dreams were made and used
And wasted
There was no ransom to be paid
No song unsung
No wine untasted.
But the tigers come at night
With their voices soft as thunder
As they tear your hope apart
As they turn your dream to shame.
And still
I dream he’ll come to me
That we will live the years together
But there are dreams that cannot be
And there are storms
We cannot weather...
I had a dream my life would be
So different form this hell I’m living
so different now from what it seemed
Now life has killed
The dream I dreamed.
***
Un sogno sognai
Sognavo un sogno in passato,
in tempi d’eccesiva speranza,
quando la vita andava vissuta.
Sognavo che amore non moriva mai.
Sognavo che Dio fosse indulgente.
Allora ero giovane e impavida
E i sogni erano fatti e usati
E persi
cui nessun riscatto da pagare
nessun brano sconosciuto
ne vino non gustato
Ma le tigri vengono di notte
Con le loro voci pari al tuono
ed ecco la lacrima che scrolla speranza
e il sogno sfigurato in vergogna
E ancora
sogno il suo arrivo
per vivere insieme negli anni
Ma ci sono sogni illusori
E ci sono tempeste
cui non possiamo opporci.
Avevo un sogno
che vedeva la mia vita
così differente da questa vissuta
adesso così diversa di come sembrava
Ora la vita ha ucciso
il sogno che sognai.
*
*
Trascrizione intervista di Larry King con Susan Boyle per Britain’s Got Talent (by hanna).
Stanlio & Ollio (Wikipedia).
Robert Boyle (Wikipedia).
Alfred Nobel (Wikipedia)
Susan Boyle trova finalmente l’amore, aveva confessato ’Mai dato un bacio’
La 53enne cantante scozzese scoperta dal Britain’s got talent: lui è un perfetto gentleman americano
di Redazione ANSA *
Susan Boyle dopo il successo ha finalmente trovato anche l’amore. La 53enne cantante scozzese scoperta dallo show ’Britain’s got talent’ ha infatti annunciato di essersi fidanzata con un "perfetto gentleman" americano, di cui però non ha voluto rivelare l’identità. In passato Susan aveva confessato di non aver mai baciato un uomo, ma ora le cose per lei sembrano essere cambiate. "Siamo all’inizio e vedremo quello che succederà", ha affermato la cantante accalamata in Gran Bretagna e in tutto il mondo per la sua voce straordinaria. "Tutto quello che posso dire è che abbiamo la stessa età e che è veramente un tipo molto gentile". Susan già pensa ai progetti per il futuro, dice di avere "molto amore da dare" ed è pronta anche ad adottare un bambino.
Al Britain’s Got Talent la cantante scozzese aveva commosso il mondo
Poi la stampa e il successo l’avevano spaventata. Ora torna con il primo disco
Il sogno di Susan Boyle in un album
ed è subito record di prenotazioni
di KATIA RICCARDI *
ROMA - Il brutto anatroccolo, Forrest Gump, Chance Giardiniere di Oltre il giardino, David Helfgott, il pianista australiano di Shine, Bubby di Bad Boy Bubby, tra fantasia e realtà sono i personaggi che ce l’hanno fatta contro ogni previsione, contro i pregiudizi. E oggi, nella realtà e oltre la fantasia anche la 48enne scozzese Susan Boyle può essere inserita con tutti gli onori del caso nella lista dei brutti, geniali anatroccoli. Goffa, grassottella, timida e con problemi di socializzazione, Susan Boyle il 21 gennaio di quest’anno era salita sul palco dello Scottish Exhibition and Conference Centre di Glasgow per un provino di Britain’s Got Talent. L’aveva passato e in aprile era arrivata al reality di fronte a una Gran Bretagna col telecomando in mano, per sorprenderla. E poi passare in Rete a commuovere il mondo, a farlo alzare in piedi per appaludire la vittoria del talento sul pregiuzio. La sua esecuzione impeccabile di I Dreamed A Dream tratta dal musical Les Misérables, aveva messo in luce la sua voce molto più dei suoi capelli bianchi e spettinati, del vestito sformato e del passo goffo. In 300 milioni hanno cliccato sul video della serata per guardare il suo sorriso, l’attacco sorpredente del pezzo e l’uscita di scena frenata da Simon Cowell, il giudice, in piedi a chiederle scusa. Di aver dubitato, di essersi fermato alle apparenze.
Con un record di prenotazioni online, dal 20 novembre è nei negozi il suo album d’esordio, che prende il titolo dal brano che l’ha lanciata e che uscirà per la Sony Music Entertainment. In assoluto il suo è il disco con più prenotazioni della storia di Amazon.com, il retailer online con 14 anni di vita virtuale, più utilizzato al mondo. L’uscita internazionale dell’album è prevista per il 24 novembre e Craig Pape, senior manager di Amazon ha fatto sapere che il cd della Boyle non è solo il più prenotato negli Stati Uniti, ma anche nel resto del mondo. I Dreamed a Dream ha superato infatti il record stabilito nel 2008 da Supermarket Fantasy disco della rockband giapponese Mr. Children, quello di Not Too Late ottenuto nel 2007 da Norah Jones, e quello di Never Forget: The Ultimate Collection dei Take That, uscito nel 2008.
Dopo il successo della prima esibizione la signora Boyle era stata assediata dalla stampa che voleva svelare ogni particolare della sua esistenza. Il coro in cui aveva cantato da piccola, la sua città natale Blackburn, in Scozia, le sue abitudini, la sua vita. "E’ iniziato con il quotidiano scozzese Daily Record, che mi ha suonato alla porta, ed è finito con emittenti televisive di tutto il mondo accampate sulla strada di casa mia in attesa di intervistarmi. Mi ritiravo dietro le tende dicendo ’per l’amor di Dio, che cosa sta succedendo?’. Poi sono iniziate le telefonate. Il mio numero era sull’elenco telefonico e il telefono squillava 24 ore su 24. Mi chiamavano persone che non riuscivo a capire per via dell’accento. Di tutte le nazionalità. Un sacco di americani".
Quasi un anno dopo quel provino, Susan Boyle, redice da un bell’esaurimento nervoso che ne aveva causato il ricovero in clinica per stress da troppa attenzione mediatica, è entrata in uno studio di registrazione di Edimburgo e in due mesi ha registrato l’album. Dodici canzoni che ha scelto perché "mi rappresentano".
La signora, capelli scuri e abiti nuovi, ha fatto la prima prova in studio a luglio, per capire che risultato avrebbe dato la sua voce su nastro. I risultati hanno sorpreso tanto lei quando il veterano produttore Steve Mac (già con Westlife, Ronan Keating, Leona Lewis, Kelly Clarkson, Human Nature). Scappata a Londra, ha creato il disco in due mesi. "Era importante che potessi sentire tutto quello che cantavo", ha detto semplicemente. Un mix di sacro ("La fede è la mia spina dorsale", dice) e profano. I Dreamed A Dream include le interpretazioni di Wild Horses dei Rolling Stones (il primo singolo estratto dall’album), You’ll See di Madonna, Cry Me a River e Daydream Believer dei The Monkees. "Pubblicare un disco era la mia massima ambizione e finalmente l’ho realizzata - ha detto la Boyle - Questo sorprendente viaggio mi ha aiutato a trovare la mia vera identità e appaga il mio desiderio. Erano 23 anni che sognavo di fare qualcosa, di cantare. Penso spesso a mia madre, sono sicura che sarebbe molto fiera. La felicità è là fuori ed è per tutti quelli che osano sognare".
Tracklist di I Dreamed A Dream
1. Wild Horses, 2. I Dreamed A Dream, 3. Cry Me A River, 4. How Great Thou Art, 5. You’ll See, 6. Daydream Believer, 7. Up To The Mountain, 8. Amazing Grace, 9. Who I Was Born To Be, 10. Proud, 11. The End of The World, 12. Silent Night.
© la Repubblica 22 novembre 2009
Il successo alcune settimane fa grazie alla sua esibizione
’’Crollo emotivo’’ e ricovero per la neo-star Susan Boyle
La 48enne scozzese, secondo quanto rivela il Sun, avrebbe manifestato i sintomi di una ’’spossatezza’’ proprio dopo la sconfitta nella finale di sabato al Britain’s Got Talent, che ha visto trionfare un gruppo di ballerini
Londra, 1 giu. (Ign) - Non ha retto alla pressione della notorietà la cantante Susan Boyle, diventata una vera e propria star internazionale grazie ad allo show britannico Britain’s Got Talent. La 48enne scozzese, secondo quanto rivela il Sun, avrebbe avuto un ’’crollo emotivo’’ proprio il giorno dopo la sconfitta nella finale di sabato del talent show, che ha visto trionfare un gruppo di ballerini. La donna è stata così trasportata in una clinica privata di Londra con i sintomi di una ’spossatezza’, riferisce il tabloid britannico.
La Boyle ha raggiunto il successo dopo la sua perfomance, alcune settimane fa, di ’I Dream a Dream’. Una interpretazione rimbalzata sul web, dove milioni di utenti hanno scaricato il video della sua esibizione.
Stasera la finale del più seguito reality inglese, tra le polemiche
Susan Boyle, in crisi, si confronta con una bimba che ha commosso la platea
Troppo stress nei talent show
e il sogno diventa un incubo
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Ognuno può avere i suoi quindici minuti di celebrità, prima di rientrare nell’anonimato, diceva Andy Warhol negli anni Ottanta, agli albori dell’era in cui la vita è diventata show-business. Un quarto di secolo più tardi, di minuti per conquistare la fama ne bastano tre, quelli di un’apparizione in un reality show televisivo, come è accaduto a Susan Boyle, bruttina, stramba, provinciale, trasformata in una star mondiale, vista da 100 milioni di persone su "YouTube", dalla sua interpretazione di "I dream a dream" (VIDEO), la canzone dal musical "I miserabili", a "Britain’s got talent" (La Gran Bretagna ha talento), versione britannica di "X Factor" e di altre trasmissioni analoghe. Ma lo stress del passaggio dall’oscurità alle luci del palcoscenico, e della paura di tornare presto al buio, può essere micidiale.
In attesa della finale di "Britain’s got talent", che va in onda questa sera, Susan ha perso la testa. Prima ha cambiato look, tingendosi i capelli, cambiando vestiti, cercando di ringiovanire e apparire perfino sexy, lei che aveva confessato candidamente di non avere mai avuto un boyfriend né mai baciato un uomo. Poi, nei giorni scorsi, ha cominciato a dire parolacce in pubblico: non accipicchia, accidenti o cavolo, ma una sequela di "fuck" questo e "fuck" quello, degna di uno scaricatore di porto (per usare un modo di dire poco rispettoso di un mestiere in cui la testa, di solito, non la perde nessuno). Infine si è sparsa la voce che si sarebbe ritirata dalla trasmissione, perché stava troppo male. Sono circolate voci che si era illusa di avere una sorta di relazione con Pierce Morgan, giornalista belloccio che è uno dei giurati di "Britain’s got talent" e che l’aveva ricoperta di elogi. Quando gli ha sentito dire, in un’altra puntata, che il dodicenne Shaheen Jafargholi era "il cantante più bravo" che lui avesse mai sentito, la 48enne Susan è esplosa di rabbia e frustrazione.
E non è la sola a dare segni di stress. A proposito di ragazzine, un’altra bambina, Hollie Steel, anni 10, stava cantando per giocarsi l’accesso in finale, quando la tensione ha avuto il sopravvento, ha interrotto una strofa a metà e si è messa a piangere, singhiozzando in diretta davanti alla mamma, ai presentatori e a milioni di telespettatori. La musica si è fermata, familiari e addetti al programma l’hanno abbracciata, consolata, calmata, i giudici hanno deciso di darle una seconda opportunità, e questa volta lei ha cantato senza più commuoversi. Naturalmente, è stata ammessa alla finale di stasera, dove si ritrova di fronte, tra gli altri concorrenti, Susan Boyle.
Il reality show, solitamente materia da prima pagina dei tabloid scandalistici, è così approdato sulle pagine della stampa più autorevole. Il quotidiano Guardian di Londra interpella vari psicologi, i quali dicono più o meno questo: lo stress di essere proiettati da una vita normale e perfino banale a una da stella del varietà, è immenso. E’ normale che uno perda la calma. E le conseguenze di un’eliminazione, di una sconfitta, possono essere pericolose per la salute fisica e mentale dei concorrenti. Una diagnosi non sorprendente. Ma che mette sotto accusa il meccanismo guida della società odierna, il culto della celebrità, l’idea che vivere senza diventare famosi, almeno per un po’, sia come non vivere, la prospettiva che l’esistenza di tutti noi sia diventata un reality show, un concorso a premi, con vallette, veline, comici, giuria, spiritosaggini, scandali, discese e risalite. Dice Jo Hemmings, psicologa consulente di "Britain got talent", intervistata dal Guardian: "A questo punto sarebbe meglio per Susan se non vincesse". La vincitrice, in effetti, incasserà 100 mila sterline (ma nel suo caso si prevede che le arriveranno comunque, vincente o sconfitta, contratti per almeno 5 milioni di sterline) e dovrà cantare al Royal Variety Performance, uno spettacolo davanti alla regina: lo stress potrebbe aumentare a dismisura.
Ma con tutte queste piccole e grandi tragedie personali, tra un "fuck" e un pianto a dirotto, aumentano anche gli indici di ascolto. Sembra improbabile che i reality show scompariranno dai palinsesti.
* la Repubblica, 30 maggio 2009 (ripresa parziale).
SUSAN BOYLE LASCIA CLINICA *
LONDRA - Susan Boyle è stata dimessa dalla clinica privata di Londra in cui era stata ricoverata domenica notte per "un crollo emotivo" dopo essere stata sconfitta nella finale dello show televisivo Britain’s Got Talent. La cantante scozzese, balzata a 48 anni dal nulla alla popolarità planetaria grazie alla sua folgorante partecipazione canora al programma britannico, sembra aver superato la crisi di sconforto in cui è piombata dopo essersi vista battuta da un gruppo di street dancing.
Ed ora punta ad una carriera in America. Già un fratello della donna, John, aveva annunciato ai media britannici che Susan era stata invitata a cantare per il presidente americano Barack Obama durante i festeggiamenti per l’Independence Day, il 4 luglio a Washington. Nei giorni precedenti tanto Larry King quanto Oprah Winfrey si erano fatti avanti per averla nei loro talk show. Dopo l’uscita della sorella dalla clinica Priory di Londra, un altro fratello, Gerry, ha rassicurato i fan: "Susan é molto più felice, ora. Sembra che sia tornata se stessa. Penso che le cose siano state chiarite e che lei sia molto più soddisfatta. Penso che sia in un appartamento in centro a Londra". Il futuro economico della cantante sembra comunque assicurato, visto che il produttore del programma tv (nonché proprietario dell’etichetta discografica Syco) Simon Cowell ha intenzione di proporle di registrare un album. E si parla anche di un film che Hollywood vorrebbe realizzare sulla sua storia.
"I prossimi passi - ha detto Gerry Boyle - sono quelli di parlare degli sviluppi della sua carriera. Susan intanto sta assorbendo l’idea che l’America ha una gran voglie di lei. E si sta dicendo che sì, alla fine, lei sarà una una cantante ed avrà una carriera di registrazioni. Che poi è quello che lei ha sempre voluto. Sono sicuro che Simon Cowell si rende conto che Susan ha sfondato in America prima ancora di andarci. Sono sicuro che farà un gran lavoro per lei".
* ANSA