Mondiali di Calcio del 2010 - sotto il comando della Cina ....

SUDAFRICA: IL GOVERNO DELLA VERGOGNA. Ha negato al Dalai Lama il visto d’ingresso nel Paese.

Gli ex presidenti Nelson Mandela e Friederick Willy de Klerk e l’arcivescovo Desmund Tutu si scagliano contro la decisione del governo.
lunedì 23 marzo 2009.
 
[...] Desmond Tutu ha scritto al presidente Kgalema Motlanthe per chiedere spiegazioni, minacciando di boicottare la conferenza se non verrà rivista tale decisione. "Se viene rifiutato il visto a sua santità - ha scritto Tutu sul Sunday Tribune - non prenderò parte alla prossima conferenza di pace legata ai mondiali di calcio. Condannerò il comportamento del governo come vergognoso, in linea con il nostro pessimo comportamento al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come un totale tradimento della nostra storia di lotta. Stiamo cedendo in modo vergognoso alle pressioni cinesi. Mi vergogno profondamente e me ne rattristo" [...]

-  Gli ex presidenti Nelson Mandela e Friederick Willy de Klerk e
-  l’arcivescovo Desmund Tutu si scagliano contro la decisione del governo

Il Sudafrica nega il visto al Dalai Lama e gli altri Nobel boicottano la conferenza

-  L’incontro era previsto nell’ambito dei Mondiali di Calcio del 2010
-  Un portavoce di Johannesburg: "La presenza del leader tibetano sposterebbe l’attenzione"
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JOHANNESBURG - Il Sudafrica ha negato al Dalai Lama il visto d’ingresso nel Paese, dove avrebbe dovuto prendere parte a una conferenza di Premi Nobel per la Pace legata ai mondiali di calcio che si terranno in Sudafrica nel 2010, con la motivazione che la presenza del leader tibetano non sarebbe "nell’interesse" del Paese. Immediata la reazione di diversi altri Premi Nobel, che si sono rifiutati di prendere parte alla conferenza.

A prendere l’iniziativa l’ex presidente sudafricano Friederick Willy de Klerk e Nelson Mandela, entrambi Premio Nobel per la pace nel 1993 per il loro storico accordo sulla fine del regime dell’apartheid. "De Klerk con riluttanza non prenderà parte alla conferenza sulla pace del 27 marzo e alle attività collaterali se non verrà garantito il visto d’ingresso al Dalai Lama", annuncia una nota della sua fondazione.

Ma anche l’arcivescovo sudafricano e Premio Nobel per la pace Desmond Tutu ha scritto al presidente Kgalema Motlanthe per chiedere spiegazioni, minacciando di boicottare la conferenza se non verrà rivista tale decisione. "Se viene rifiutato il visto a sua santità - ha scritto Tutu sul Sunday Tribune - non prenderò parte alla prossima conferenza di pace legata ai mondiali di calcio. Condannerò il comportamento del governo come vergognoso, in linea con il nostro pessimo comportamento al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come un totale tradimento della nostra storia di lotta. Stiamo cedendo in modo vergognoso alle pressioni cinesi. Mi vergogno profondamente e me ne rattristo".

Alla conferenza, con i Nobel De Klerk, Mandela, l’arcivescovo Desmond Tutu e il Dalai Lama, secondo le intenzioni degli organizzatori, si sarebbe dovuto discutere del potere del calcio come ambasciatore di pace, in vista della Coppa del Mondo che l’anno prossimo si giocherà in Sudafrica.

Un portavoce del presidente sudafricano, Thabo Masebe, ha garantito che il governo "non ha alcun problema con il Dalai Lama", ma concedergli il visto "avrebbe distolto l’attenzione del mondo dai preparativi per la Coppa del Mondo 2010", dal momento che "la visita ora del Dalai Lama sposterebbe l’attenzione dal Sudafrica al Tibet". La scorsa settimana, intanto, il Fondo per lo sviluppo Cina-Africa (con un budget da miliardo di dollari) ha aperto il suo primo ufficio africano a Johannesburg, alla presenza tra l’altro del leader dell’African National Congress Jacob Zuma.

* la Repubblica, 23 marzo 2009


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