[...] Noi, da parte nostra, non ci facciamo prendere per il naso.
Ladro è chi ruba ma anche chi tiene il sacco.
Assassino chi uccide ma anche chi fa da palo.
Noi, non volendo essere né l’uno né l’altro, non reggiamo il sacco né facciamo da palo. [...]
MINESTRONE TOSSICO
di don Aldo Antonelli *
Ha usato la politica, prima tramite terzi poi scendendo in campo, per difendere e moltiplicare i propri interessi. Ora la uccide, la politica, per dare libero spazio al proprio protagonismo. Prima era semplicemente un ladro in libertà vigilata, ora è un ladro a piede libero.
Con le sue televisioni ha stuprato e violentato un popolo svuotandolo della sua anima, ha resettato la sua coscienza sui canoni volgari del denaro facile e del felice apparire, gli ha rubato la memoria storica e la capacità riflessiva vellicandone gli istinti da basso ventre fino a farne camera di risonanza delle sue ossessioni e delle sue droghe.
Ora questo popolo è diventato zerbino del suo impero, supporto alla sua anarchia e foglia di fico per le sue vergogne.
Prima per lui il popolo era un cavallo da domare , ora lo ha reso un asino da soma. Ha cooptato nel governo il razzismo bavoso della lega, la bulimia mercantilista della destra e l’interessata adulazione di avvocati, commercialisti, ragionieri e dipendenti di azienda (la sua) che, insieme, costituiscono un minestrone tossico da far paura.
Da oltre dieci anni vengono iniettate sul tessuto sociale italiano piccole dosi di disprezzo contro gli stranieri, i poveri, i rom, i nullatenenti, i diversi, i "comunisti", i "coloro-che-non-sono-dei-nostri" al punto di ritrovarci un paese tossico.
E senza vergogna ci si domanda se per caso noi italiani non siamo diventati razzisti...! Da anni vanno predicando a squarciagola il nuovo vangelo della salvezza: "più mercato e meno stato".
Hanno separato il danaro dal lavoro, hanno finanziarizzato il capitale, hanno ammazzato lo stato ed ora, di fronte al disastro, senza pudore alcuno, questa facce di culo (sì, perché facce di culo sono) fanno appello allo stato perché corra ai ripari.
In questi ultimi giorni vanno facendo i salti mortali per divorziare dai loro dogmi. Non li vedete?
Il tuttologo e logorroico Tremonti è tutto e il contrario di tutto: per il mercato e contro il mercato, global e antiglobal, clericale e anticlericale. C’è solo da accertarsi se sia "bi" o "trans".
Noi, da parte nostra, non ci facciamo prendere per il naso.
Ladro è chi ruba ma anche chi tiene il sacco.
Assassino chi uccide ma anche chi fa da palo.
Noi, non volendo essere né l’uno né l’altro, non reggiamo il sacco né facciamo da palo.
Aldo [don Antonelli]
(03.10.2008)
ASSASSINI
di don Aldo Antonelli
Siamo sotto una grandinata di bombardamenti senza sosta e senza misura e senza ritegno. Dalle prediche blasfeme di don Berlusconi alle false esecrazioni morali del Papa, passando per i comizi fascisti dell’onorevole Bagnasco.
A ruoli invertiti il puttaniere pluridivorziato fa omelie sull’amore e il papa che da cardinale per 24 anni, dal 1981 al 2005, ha visto passare sotto le sue mani tutti i casi gravi di devianza sessuale commessi da sacerdoti senza che movesse un dito. E’ sua la lettera solenne del maggio 2001 (Epistula de delictis gravioribus) che poneva sotto segreto pontificio tali delitti.
Il Falso per antonomasia e il falsificatore di professione fonda il Movimento dei Missionari della Verità e il cardinale chiude gli occhi e allunga la mano per benedire. Anzi allunga tutte e due le mani: una per prendere e l’altra per benedire.
Da ladri professionisti ben si intendono: ambedue ladri di cosciena e di buona fede. Ladri di libertà e di dignità.
C’è un tribunale inte rnazionale cui deferirli?
L’uno con il suo sorriso a gremagliera e l’altro con il pastorale a mò di scimitarra!
Il primo che rifonda il Fascismo del nuovo millennio e il secondo che riscrive il Sillabo in lingua moderna.
Ambedue ladri e ambedue assassini: uccisori di democrazia e affossatori del Concilio.
Disobbedir loro è ormai un dovere morale, urgente e improcrastinabile.
Aldo Antonelli parroco