CARABINIERE UCCISO, CONFESSA UNO DEI TRE FERMATI
PAGANI (SALERNO) - Hanno lasciato dietro di loro troppe tracce, mostrando una imprudenza sicuramente non da professionisti del crimine. E gli errori sono risultati fatali. Con una indagine-lampo, proprio nel giorno dei suoi funerali, i suoi colleghi sono riusciti ad individuare e a catturare, nel giro di poche ore, tre dei quattro autori della rapina all’ufficio postale di Pagani, in provincia di Salerno, durante la quale ieri è stato ucciso il tenente dei carabinieri Marco Pittoni. Lo stesso pm che conduce le indagini nel ricordare dall’altare la figura della vittima ha detto: li abbiamo incastrati, ora devi solo riposare in pace. Una inchiesta che sembra avere solide basi, grazie alla confessione di uno degli indagati e ai risultati dei rilievi eseguiti dai Ris, elementi che hanno indotto i magistrati a emettere tre decreti di fermo.
I destinatari sono tutti giovani di Torre Annunziata, con precedenti penali ma non affiliati a clan della camorra: Giovanni Fontana, 21 anni, Fabio Prete, 19 - che durante la fuga era stato ferito a un braccio da un proiettile esploso da un carabiniere all’esterno dell’ufficio postale -, e Antonio Palma, 33. E’ caccia a un quarto uomo, un 36enne, accusato di aver sparato il colpo di pistola che ha ucciso il tenente dell’Arma. All’operazione hanno partecipato i carabinieri dei comandi provinciali di Napoli e Salerno, coordinati dalle procure di Nocera Inferiore e di Torre Annunziata. La prima fase dell’indagine è stata basata sui rilievi scientifici.
Gli investigatori hanno individuato impronte sia sul banco dove uno dei banditi era saltato per impossessarsi dei soldi, sia all’interno dell’autovettura abbandonata poco più tardi dai rapinatori. Anche l’impronta di una scarpa è risultata importante ai fini delle indagini: a casa di uno dei tre fermati, infatti, ne è stata sequestrata una che combacia con una impronta rinvenuta nell’ufficio postale. Una volta identificati alcuni presunti autori, i militari hanno organizzato controlli e perquisizioni a tappeto, concentrati soprattutto nel comune di Torre Annunziata, nei quartieri ad alta densità criminale come Parco Penniniello, a Palazzo Fienga e nel cosiddetto Quadrilatero delle Carceri.
Clima di grande commozione ai funerali del tenente Pittoni, oggi pomeriggio, nella chiesa Sant’Alfonso Maria dé Liguori a Pagani. "La sua coerenza per essere al servizio del bene comune, custode di questa città, messaggero di pace", ha detto monsignor Vincenzo Pelvi, ordinario militare.
La figura dell’ufficiale ucciso è stata ricordata dall’altare anche dal pm di Nocera Amedeo Sessa: "Per me ieri è stato il giorno più triste, oggi però mi sento meglio perché ho visto in faccia i tuoi assassini. Sono tre, un altro lo troveremo. Li abbiamo incastrati grazie al grande sforzo dei colleghi di Marco. Mi impegno e te lo giuro, ma ora devi solo riposare in pace". Sotto una pioggia battente, oltre un migliaio di persone hanno atteso l’uscita del feretro. La bara è stata portata a Napoli, all’aeroporto di Capodichino, dove sarà imbarcata su un volo dell’Aeronautica militare diretto in Sardegna dove vivono i familiari del tenente.
È successo a pagani, nel salernitano
Rapina con sparatoria, muore carabiniere
Il militare, colpito da alcuni banditi, è stato sottoposto a intervento chirurgico. Il decesso in ospedale *
PAGANI (Salerno) - Non ce l’ha fatta Marco Pittoni: il carabiniere 33enne ferito gravemente da due colpi d’arma da fuoco durante una rapina all’ufficio centrale delle Poste a Pagani, nel Salernitano, è deceduto all’ospedale.
LA RICOSTRUZIONE - La tragedia intorno alle 9.30 di venerdì: l’ufficiale dei carabinieri era dentro l’ufficio postale e per questioni di lavoro stava parlando con il direttore (era in borghese anche se in servizio) quando sono arrivati i tre malviventi, uno dei quali armato di pistola. Il sottotenente, che si trovava in compagnia di un altro carabiniere, ha intimato ai banditi di arrendersi ma uno dei tre ha cominciato a sparare. I carabinieri hanno a loro volta esploso due proiettili contro i rapinatori. Una tragedia per un bottino davvero magro: appena 3 mila euro.
INTERVENTO CHIRURGICO - Il carabiniere, colpito alla gola e all’addome, è stato trasportato in gravi condizioni, anche per la copiosa perdita di sangue, al policlinico Umberto I di Nocera Inferiore dove è stato sottoposto a una delicata operazione. Ma non c’è stato nulla da fare.
«NON HA ESTRATTO LA SUA ARMA D’ORDINANZA»- «Il sottotenente Marco Pittoni ha intimato di abbassare le armi ma non ha estratto la sua pistola di ordinanza perché avrebbe messo in pericolo l’incolumità dei presenti». È la ricostruzione del generale Francesco Mottola, comandante dei carabinieri in Campania. Pittoni aveva 33 anni, era celibe e di origini sarde. Mottola è andato a Pagani dove ha appreso la notizia della morte del sottotenente. «Siamo addolorati e ci stringiamo intorno alla famiglia di Pittoni» ha detto.
NAPOLITANO - «Ancora una volta un luttuoso evento colpisce l’Arma dei Carabinieri impegnata quotidianamente nell’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità - scrive il presidente Napolitano in un messaggio al comandante generale dell’Arma Gianfrancesco Siazzu -. Il sottotenente Marco Pittoni è deceduto, nell’adempimento del dovere, per impedire una rapina sacrificando la propria vita a difesa dell’incolumità dei cittadini. Nella dolorosa circostanza desidero esprimere a lei la mia solidale vicinanza, pregandola di partecipare ai familiari della vittima i sentimenti del mio profondo cordoglio».
CACCIA ALL’UOMO - È subito scattata un’imponente caccia all’uomo per arrestare i tre banditi che, subito dopo il conflitto a fuoco, sono scappati sembra su un’auto scura, ritrovata poi a Torre Annunziata. La camera ardente del sottotenente Marco Pittoni è stata allestita provvisoriamente nell’ospedale. La salma, sulla quale sono visibili i segni dei due proiettili che lo hanno colpito alla gola e all’addome, è stata benedetta dal vescovo di Nocera monsignor Gioacchino Illiano. Il generale della divisione Ogaden Elio Toscano, che ha fatto il punto sullo stato delle indagini con i militari, ha riferito di essere fiducioso circa una rapida cattura dei tre banditi.
* Corriere della Sera, 06 giugno 2008
Ansa» 2008-06-09 18:32
CARABINIERE UCCISO: 17ENNE RICERCATO, SCAGIONATO UN FERMATO
NAPOLI - A sparare il colpo di pistola che ha ucciso venerdì scorso a Pagani (Salerno) il tenente dei carabinieri Marco Pittoni durante la rapina nell’ufficio postale, sarebbe stato un 17enne pregiudicato che viene da ieri ricercato dagli investigatori.
A chiamare in causa il giovane - figlio di un boss della camorra di Torre Annunziata che controlla una importante "piazza" di spaccio - sarebbe stato Gennaro Carotenuto, 36 anni, fermato ieri sera dai carabinieri nell’ambito delle indagini sul delitto. Carotenuto, soprannominato negli ambienti della criminalità Schumacher per la sua abilità nella guida dell’auto, avrebbe infatti negato di aver sparato - accusa che gli era stata mossa da un altro dei quattro fermati - spiegando che ad aprire il fuoco sarebbe invece stato il minorenne.
Una versione che viene ritenuta credibile dai magistrati della procura di Torre Annunziata che coordinano le indagini, il procuratore aggiunto Raffaele Marino e il pm Paolo Calabria. I magistrati, anche sulla base delle dichiarazioni di Carotenuto, si sono convinti dell’estraneità di Antonio Palma, che era stato indicato in un primo momento come uno dei componenti della banda. La procura pertanto, a quanto si è appreso, chiederà la scarcerazione di Palma nel corso dell’udienza di convalida che si terrà davanti al gip Marcello Rescigno.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a fare irruzione nell’ufficio postale di Pagani sarebbero stati Giovanni Fontana, 21 anni, e il 17enne latitante, mentre Fabio Prete, 19, stava all’esterno a fare da ’’palo’’ e Carotenuto era in attesa al volante della Volkswagen. Quest’ultimo, che ha precedenti per estorsione, durante l’interrogatorio al pm dopo aver ricostruito i fatti avrebbe affermato di essere stato incauto a organizzare il colpo insieme con un gruppo di ’’muccusielli’’ (mocciosi, ndr). L’udienza di convalida si terra’ nel carcere di Poggioreale. Per tre fermati il pm chiedera’ la convalida del fermo e l’emissione di ordinanze di custodia. Per il 17enne un decreto di fermo e’ stato gia’ emesso dalla procura presso il tribunale per i minori.
Ansa» 2008-06-08 20:06
CARABINIERE UCCISO, ARRESTATO IL QUARTO RAPINATORE
NAPOLI - E’ stato arrestato a Torre Annunziata (Napoli) il quarto uomo della banda dei rapinatori che l’altro giorno ha ucciso a Pagani (Salerno) il tenente dei carabinieri, Marco Pittoni. Si chiama Gennaro Carotenuto, 36 anni ed è già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri del comando provinciale di Salerno e quelli di Torre Annunziata hanno perlustrato per l’intera giornata la zona vesuviana, costringendo l’uomo alla resa.
LETTERA A MADRE, CONVIVO CON INCERTEZZA
"Ogni carabiniere impara a vivere con l’incertezza". E’ l’incipit di una lettera inviata pochi giorni fa alla madre da Marco Pittoni, l’ufficiale dei carabinieri ucciso nel Salernitano nel tentativo di sventare una rapina, e letta questo pomeriggio in chiesa a Villarios dalla sorella durante i funerali. E’ stato uno dei momenti più carichi di emozione della cerimonia, alla quale hanno partecipato oltre mille persone: l’ultimo saluto al militare-eroe prima della sepoltura nel cimitero del paese. Nella lettera il giovane carabiniere spiegava di essere consapevole dei rischi del suo mestiere, di aver imparato a convivere con l’incertezza del domani e spronava sua mamma ad essere forte. "Non cedere allo sconforto qualunque cosa succeda": queste le ultime parole, quasi un presagio dell’imminente tragedia, scritte da Marco a sua madre.