Memoria della Liberazione e Costituzione...

25 aprile 2008. ITALIA: LA PAROLA RUBATA. Una sollecitazione (del 2004 e del 2003) ad uscire dal sonnambulismo, oggi e finalmente - di Federico La Sala

"Signore A: QUALCUNO HA VOTATO SECONDO COSCIENZA...; Signor B: DOVEVATE PERQUISIRLI... AVEVO DETTO DI NON PORTARLA IN AULA"!!!
venerdì 25 aprile 2008.
 

-  LA PAROLA RUBATA

-  Una lettera aperta all’ ITALIA (e un omaggio agli intellettuali: Gregory Bateson, Paul Watzlawick, Jacques Lacan, Elvio Fachinelli)

-  di Federico La Sala
-  (www.ildialogo.org/appelli, 24.02.2004)

L’ITALIA GIA’ DA TEMPO IN-TRAPPOLA-TA.................e noi - alla deriva - continuiamo a ’dormire’ , alla grande! -"IO STO MENTENDO": UNA LETTERA APERTA SULL’USO E ABUSO ISTITUZIONALE DELL’ "ANTINOMIA DEL MENTITORE".

Cara ITALIA

MI AUGURO CHE LE GIUNGA DA LONTANO IL MIO URLO: ITALIA, ITALIA, ITALIA, ITALIA, ITALIA, ITALIA, ITALIA! IL NOME ITALIA E’ STATO IN-GABBIA-TO NEL NOME DI UN SOLO PARTITO....E I CITTADINI E LE CITTADINE D’ITALIA ANCHE!!!

NON E’ LECITO CHE UN PARTITO FACCIA PROPRIO IL NOME DELLA CASA DI TUTTI I CITTADINI E DI TUTTE LE CITTADINE! FERMI IL GIOCO! APRA LA DISCUSSIONE SU QUESTO NODO ALLA GOLA DELLA NOSTRA VITA POLITICA E CULTURALE! NE VA DELLA NOSTRA STESSA IDENTITA’ E DIGNITA’ DI UOMINI E DONNE D’ITALIA!

Cosa sta succedendo in Italia? Cosa è successo all’Italia? Niente, non è successo niente?! Semplicemente, il nome Italia è stato ingabbiato dentro il nome di un solo PARTITO e noi, cittadini e cittadine d’ITALIA, siamo diventati tutti e tutte cret... ini e cret..ine. Epimenide il cretese dice: "Tutti i cretesi mentono". E, tutti i cretini e tutte le cretine di ’Creta’, sono caduti e cadute nella trappola del Mentitore.... e, imbambolati e imbambolate come sono, si divertono persino. Di chi la responsabilità maggiore?! Di noi stessi - tutti e tutte!

Le macchine da guerra mediatica funzionano a pieno regime. Altro che follia!: è logica di devastazione e presa del potere. La regola di funzionamento è l’antinomia politico-istituzionale del mentitore ("io mento"). Per posizione oggettiva e formale, non tanto e solo per coscienza personale, chi sta agendo attualmente da Presidente del Consiglio della nostra Repubblica non può non agire che così: dire e contraddire nello stesso tempo, confondere tutte le ’carte’ e ’giocare’ a tutti i livelli contemporaneamente da presidente della repubblica di (Forza) Italia e da presidente del consiglio di (Forza) Italia, sì da confondere tutto e tutti e tutte... e assicurare a se stesso consenso e potere incontrastato. Se è vero - come ha detto qualcuno - che "considerare la politica come un’impresa pubblicitaria [trad.: un’impresa privata che mira a conquistare e occupare tutta l’opinione pubblica, fls] è un problema che riguarda tutto l’Occidente" (U. Eco), noi, in quanto cittadini e cittadine d’Italia, abbiamo il problema del problema, all’ennesima potenza e all’o.d.g.! E, per questo e su questo, sarebbe bene, utile e urgentissimo, che chi ha gli strumenti politici e giuridici (oltre che intellettuali, per togliere l’uso e l’abuso politico-istituzionale dell’antinomia del mentitore) decidesse quanto prima ... e non quando non c’è (o non ci sarà) più nulla da fare. Se abbiamo sbagliato - tutti e tutte, corriamo ai ripari. Prima che sia troppo tardi!!!

ITALIA! La questione del NOME racchiude tutti i problemi: appropriazione indebita, conflitto di interessi, abuso e presa di potere... in crescendo! Sonnambuli, ir-responsabili e conniventi, tutti e tutte (sia come persone sia come Istituzioni), ci siamo fatti rubare la parola-chiave della nostra identità e della nostra casa, e il ladro e il mentitore ora le sta contemporaneamente e allegramente negando e devastando e così, giocati tutti e tutte, ci sta portando dove voleva e vuole ... non solo alla guerra ma anche alla morte culturale, civile, economico-sociale e istituzionale! Il presidente di Forza Italia non è ...Ulisse e noi non siamo ... Troiani. Non si può e non possiamo tollerare che il nome ITALIA sia di un solo partito... è la fine e la morte della stessa ITALIA!

La situazione politica ormai non è più riconducibile all’interno del ’gioco’ democratico e a un vivace e normale confronto fra i due poli, quello della maggioranza e quello della minoranza. Da tempo, purtroppo, siamo già fuori dall’orizzonte democratico! Il gioco è truccato! Cerchiamo di fermare il ’gioco’ e di ristabilire le regole della nostra Costituzione, della nostra Legge e della nostra Giustizia.

Ristabiliamo e rifondiamo le regole della democrazia. E siccome la cosa non riguarda solo l’Italia, ma tutto l’Occidente (e non solo), cerchiamo di non andare al macello e distruggerci a vicenda, ma di andare avanti .... e di venir fuori da questa devastante e catastrofica crisi.

Io, da semplice cittadino di una ’vecchia’ Italia, penso che la logica della democrazia sia incompatibile con quella dei figli di "dio" e "mammasantissima" che si credono nello stesso tempo "dio, papa, e re" (non si sottovaluti la cosa: la questione è epocale e radicale, antropologica, teologica e politica - e riguarda anche le religioni e la stessa Chiesa cattolica) si danno da fare per occupare e devastare le Istituzioni! Non si può tornare indietro e dobbiamo andare avanti.... laici, cattolici, destra, sinistra, cittadini e cittadine - tutti e tutte, uomini e donne di buona volontà.

Allora facciamo che il gioco venga fermato e ... e che si apra il più ampio e diffuso dibattito politico e culturale - si ridia fiducia e coraggio all’ITALIA, e a tutti gli Italiani e a tutte le Italiane. E restituiamo il nome e la dignità all’ITALIA: a noi stessi e a noi stesse - in Italia e nel mondo...... cittadini e cittadine della Repubblica democratica d’Italia.

Un semplice cittadino della nostra bella ITALIA!

Federico La Sala, (Martedì, 24 febbraio 2004)


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  Per un ri-orientamento teologico-politico ....
-  25 Giugno: salviamo la Costituzione e la Repubblica che è in noi


EDIPICHE AVANCES DI "UNA VECCHIA SIRENA" E L’ITALIA DEVASTATA DA "PESTE E COR_NA"

(Un omaggio a René Girard e) Una presa di posizione per l’Unità

di Federico La Sala *

L’UNITA’ (il quotidiano diretto da Furio Colombo, fondato da Antonio Gramsci, e - non si sottovaluti la cosa - l’UNITA’ stessa) della nostra DEMOCRAZIA sta subendo in questi giorniun durissimo attacco. Cosa c’è al fondo e dietro? C’è la forza, l’astuzia, la volontà di potenza e la menzogna di chi non vuole rispettare le REGOLE DEL GIOCO democratico e costituzionale e pretende di imporre la SUA legge e il SUO dominio. Di qui il boicottaggio e la rabbia contro chi ha il coraggio di servirsi della propria intelligenza senza essere guidati da un altro. Ripartiamo (dalla caverna e) dalle figure! La vignetta di DM, sull’Unità del 3.10.2003 in prima pagina - in riferimento alla votazione alla Camera sulla legge Gasparri e ai 36 "franchi tiratori" - registra un fatto fondamentale.

VALE UNA LEZIONE di Filosofia e di Politica per tutti i cittadini e per tutte le cittadine, oltre che per i tutti i cittadini e per tutte le cittadine Parlamentari: "Signore A: QUALCUNO HA VOTATO SECONDO COSCIENZA...; signor B: DOVEVATE PERQUISIRLI... AVEVO DETTO DI NON PORTARLA IN AULA". Evidenzia il legame circolare che esiste tra la libertà della coscienza e la sovranità democratica e ci sollecita ulteriormente e ancor di più a SVEGLIARCI e a ricordare che la COSTITUZIONE è la nostra carta d’identità e il nostro passaporto (su questo, cfr. il commento di Furio Colombo sull’Unità del 2.06.2002) di cittadini e cittadine libere - sovrani e sovrane, come insegnava don Lorenzo Milani. E ancor di più e meglio - al di fuori del sonnambulismo mediatico e mediasetico - mette in risalto il l-e-g-a-m-e tra l’art. 1 ([...] LA SOVRANITA’ appartiene al POPOLO, che la esercita nelle forme e i limiti della COSTITUZIONE) e l’art. 67 (OGNI MEMBRO del PARLAMENTO rappresenta la NAZIONE ed esercita le sue funzioni SENZA VINCOLO DI MANDATO); e quanto PREZIOSO - se non vogliamo non cadere o nella confusione e il caos o nella dittatura AZZURRA!!! - sia questo L-E-G-A-M-E. In democrazia e per la democrazia, bisogna averlo caro. Preoccupiamocene.... Abbiamone cura: I CARE, come scriveva don Milani nella sua Scuola di Barbiana.

Ricordiamoci di ricordarlo. La nostra stessa sana e robusta costituzione dipende da QUESTO LEGAME, perderlo significa essere pronti ad ogni avventura - senza più bussola e altro strumento d’orientamento - e passare da un presidente-padre di tutti gli italiani e di tutte le italiane a un presidente padrone di tutto e di tutti e di tutte: da cittadini-re e cittadine-regine con in testa la CORONA a sudditi e a suddite di una società sempre più segnata dalla "rivalità mimetica"(René Girard) e piena di PESTE e di COR_NA, non più figli e figlie di una relazione democratica ma figli e figlie di una relazione astuta, autoritaria, menzognerae violenta. Significa ritornare indietro alla dialettica padrone-servo!

Al contrario, democraticamente, e come profondamente aveva capito Holderlin (e, sulla sua strada, non Hegel, non Marx e nemmeno Heidegger, ma Feuerbach ... e il maestro del nostro presidente Ciampi, Guido Calogero), noi siamo un dialogo! Negare questo, significa porsi fuori da questo orizzonte e auto-accecarsi. Il risultato è la rabbia, contrassegno di ogni idealismo e di ogni autoritarismo, che porta alla negazione dell’altro ..e "a Siracusa" (Platone-Heidegger) o, in ultimo, solo alla pace perpetua(e non nel senso e nella direzione indicata da Kant!).

Contro tutte le menzogne, si tratta di NON NEGARE e non spezzare IL LEGAME: ne va di ognuno e di ognuna di noi stessi e stesse, in prima persona, e tutti e tutte insieme. Chi vuole la morte dell’Unità (della libertà di stampa, del quotidiano diretto da Furio Colombo e fondato da Antonio Gramsci, e del nostro stesso legame politico-sociale... e personale!) che ci lega e ci fonda, CANTA solo vecchie canzoni e dice solo vecchie menzogne, non sopporta la differenza e vuole fare L’ALTRO a immagine e somiglianza di se stesso. Una semplice diavoleria - nient’altro!

***

"Berlusconi MI E’ SEMBRATO- così Bruno Vespa ha commentato (La Stampa, 29 settembre 2003) il messaggio del Presidente del Consiglio a reti unificate, all’indomani del blackout nazionale -davvero in forma, è tornata la VECCHIA SIRENA, il SOLITO comunicatore dei tempi migliori. SEMBRAVA un un padre di famiglia che torna a casa e racconta alla moglie e i figli come è andata". QUESTA è la verità, nient’altro che la verità!

Se si fa attenzione, Vespa ha PARAGONATO il signor B. a una VECCHIA SIRENA e, in quanto tale, ad ULISSE. Il messaggio è più sottile e dice e non dice: accenna, come l’oracolo di Apollo a Delfi. Il signor B. non è il padre di tutti gli italiani e di tutte le italiane e non è lo sposo di Penelope-ITALIA e il re di ITACA-ITALIA. Il signor B. si è presentato da VECCHIA SIRENA e da signor B., presidente di FORZA Italia, si è CAMUFFATO da Ulisse, sposo della Regina e re (del partito-azienda) di FORZA Italia, all’ITALIA agli italiani e alle italiane.

Che gli italiani e le italiane vogliono diventare tutti figli e tutte figlie dell’edipico e falso Ulisse e essere tutti e tutte parte del partito "forza italia" ... questo è un problema dei cittadini e delle cittadine d’ITALIA e del Presidente della Repubblica d’ITALIA .... non di Vespa - ovviamente! E io non credo affatto che gli italiani e le italiane abbiano già ’ucciso’ dentro di loro il loro padre-presidente, né che vogliano perdere la loro corona di cittadini-sovrani e cittadine-sovrane!

* Il Dialogo, Mercoledì, 15 ottobre 2003


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