DIOCESI DI MONZA- MILANO E LOMBARDIA
- COMUNICATO STAMPA-
MILANO, 25 NOV. 2007 - IL VESCOVO DELLA CHIESA ANTICA CATTOLICA E APOSTOLICA DI MONZA - MILANO E LOMBARDIA, CHE HA RICEVUTO L’ORDINAZIONE EPISCOPALE DAI VESCOVI CHE RISALGONO AD ANTIOCHIA (SEDE FONDATA DA SAN PIETRO APOSTOLO NEL 35 d. C.) ATTACCA LA CHIESA DIOCESANA DI PADOVA : HA PERSO ANCHE L’ULTIMO LUMICINO DI VANGELO E’ DIVENTATA UN SINEDRIO DI FARISEI SENZA AMORE E SENZA UMANITA’.
Prima il prete che ama una donna (di cui non si conosce la paternità di un figlio che dovrà nascere) poi un giovane gay la cui colpa è aver rivelato la sua verità sessuale: vengono cacciati dalla Comunità dei credenti.
Cristo diceva: "conoscerete la verità e la verità vi farà liberi": questa Chiesa Diocesana, con in testa il suo Vescovo pare dire il contrario. "Restate nell’ignoranza e nella finzione! Mai sarete nè liberi nè veritieri!...."
La nostra Chiesa Apostolica per tradizione- fondata da S. Pietro Apostolo e S. Ignazio di Antiochia - rispetta in tutto la vera teologia dei Padri e degli Apostoli: i preti si sposano, i divorziati possono risposarsi fino ad un terzo matrimonio con dispensa del Vescovo o del Sinodo, gli omosessuali, come avviene tra gli Anglicani e Protestanti (attenti alla parola del Vangelo e non all’Antico Testamento più oppressivo o alle parole di Paolo di Tarso intrise di fariseismo) vengono accolti nella loro piena dignità e identità sessuale (come la natura biologica li ha fatti) e personale, senza la pretesa di volerli piegare ad una dottrina antievangelica moralista e perbenista.
Non c’è che dire sotto l’attuale papato ed episcopato cattolico il Vangelo è ormai messo soto i piedi. Cristo possa covertire il cuore di questi Pastori che "anzichè pascere il loro gregge, ne fanno devastazione". ( cfr.profeta Ezechiele) Verrà un giorno che di tutte queste persecuzion inutili e contrarie all’amore del Signore Gesù Cristo questa Chiesa dovrà chiedere perdono, e fare vera e seria penitenza davanti a tutti.
Nel frattempo cosa fanno i credenti cristiani (le associazioni e i movimenti ecclesiali, ecc.)? Tacciono e obbediscono: non è un po’ troppo poco ed anche comodo? E’ ormai dai tempi del dopo Concilio Vaticano II che non esiste più un laicato ed anche un clero vivace, critico e cosciente del suo ruolo ecclesiale.
Tutto cade sulle teste della gente in modo piatto e amorfo: una Chiesa senza voce nè profezia che subisce di tutto.
+ Joannis Climacos Mapelli Vescovo della Chiesa Antica Cattolica e Apostolica - Diocesi di Monza- Milano e Lombardia
CENTRO ECUMENICO
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* Chiesa di tradizione e successione apostolica autentica non dipendente dal Vaticano e dal Papa (ANTICA CATTOLICA ED APOSTOLICA DEL PRIMO MILLENNIO
"Siamo vincenti, per questo ci attaccano !!"
Card. Camillo Ruini
Caro Signor Mapelli, si rassegni ! Così come gli altri di questa testata. La Chiesa non è quella che diffamate, attaccate. Non la conoscete !! Non la vivete !! Mi spiace molto per voi.
Preparate l’alberello con tutte le vostre palle, mi raccomando. Natale è vicino ! Tanti Auguri !!
Distinti saluti.
ba
IL ROSPO NEL POZZO
di Gianfranco Ravasi (Avvenire/Mattutino, 09.02.2007)
Un rospo che vive in fondo a un pozzo giudica la vastità del cielo sulla base del bordo del pozzo.
Leggo che questo è un proverbio mongolo, legato quindi a una cultura remota rispetto alla nostra, eppure testimone di una verità che tutti ci accomuna. Quel rospo che è laggiù nel fondo melmoso di un pozzo immagina il cielo solo coi contorni del bordo che da quel punto di vista riesce a intuire. È una lezione costante: per molte persone il loro angolo di visuale è l’unica possibilità di interpretare tutta la realtà. Nasce, così, una particolare ostinazione che si trasforma in supponenza: si diventa convinti che solo quella è la verità, opponendosi a ogni altra prospettiva.
È per questo che la grettezza e la chiusura mentale diventano pericolose. Forse affermano un aspetto genuino della realtà ma ignorano che esso è parziale e che deve confrontarsi con altri punti di vista. Ma chi è così isolato nella sua autosufficienza non vuole uscire dal suo guscio, anzi, teme l’ampiezza degli orizzonti, come è attestato da coloro che ai nostri giorni hanno paura di tutto ciò che è diverso sia a livello etnico o sociale sia a livello religioso o culturale.
Essi sono incapaci di dialogare con l’altro perché sospettano di perdere la loro fragile identità fatta di quel piccolo e quieto orizzonte, e non solo perché rigettano sempre e comunque chi è differente da loro.
Ecco, allora, la necessità di non relegarsi in un pozzo e di non ridurre il cielo della verità a quel modesto cerchio che sta sopra la nostra testa. L’anima umana è come il vento che passa sopra le frontiere e corre verso i cieli, nella rincorsa dell’infinito.
Gianfranco Ravasi
Chi sono "gli altri" di cui al tuo messaggio, carissimo Biasi?
In attesa d’una tua risposta, ti abbraccio anticipandoti gli auguri per il santo Natale.
emiliano
Carissimo Direttore,
per sapere chi sono "gli altri", dovresti forse leggere più assiduamente "La Voce di Fiore".
Ti ringrazio per gli auguri di Natale e spero con tutto il cuore che riuscirai a trascorrere un Santo Natale sereno, insieme a tutti i tuoi cari. L’atmosfera, da quel che ho letto, non è delle migliori. E ciò mi preoccupa assai.
Non ci resta che abbandonarci alla volontà di Dio e riscoprire la delicatezza del perdono cristiano, che non è altro che la vittoria dell’amore sull’odio.
Con la simpatia e la stima di sempre (estesa anche al mio amico Federico, che spesso e volentieri mi censura) ti abbraccio.
biagio allevato
Infatti, carissimo Biasi, ho segnato il buon Federico in un gruppo di preghiera. Il Professore stava per diventare sacerdote. Poi è caduto appena dopo Eboli, nella sua zona. Quindi, ha deciso di dedicarsi a omelie d’altra natura, incontrando Freud a Vienna. Di ritorno, ha urtato il vescovo Mapelli, proferendo: "Mammasantissima, arcivescovo". Da allora, non passa giorno che non sogni una Chiesa governata da Castro e Chavez. Anche Vattimo lo appoggia, ahinoi. E io non posso farci niente: il Professore viene dalla scuola salernitana. Io sono solo un mendicante gioachimista. L’unico in grado di convertirlo, a volere, potrebbe essere Vincenzo Tiano, che non è ancora in pensione. Il giurista ha trascorsi fra i preti. E non ha mai smesso di professare un cattolicesimo brasiliano. Di là da tutto, ti abbraccio caramente, in pieno condividendo il significato che attribuisci al perdono. Perdono chi oggi turba la mia quiete: quel giovinotto, figlio d’un politico di San Giovanni in Fiore, che mi ha minacciato. Perdono chi vuole il sequestro del libro e chi ha voluto impedirne la presentazione nella città silana. Perdono il sindaco Nicoletti, che oggi, in un’intervista con Roberto Galullo che andrà in onda su Radio 24 nei prossimi giorni, ha cercato di offendere la mia dignità di persona e di giornalista. Rispetto a questo episodio, non mi resta che sorridere. Fortuna che il mondo non si ferma a San Giovanni in Fiore.
Ti abbraccio e ricambio i tuoi sinceri e affettuosi auguri. Ti prego di portare anche ai tuoi familiari il mio augurio d’un Natale sereno e di spirito cristiano.
Di cuore.
emiliano
Caro Mapelli, Satana, che Le menziona, si attribuisce una vocazione terribile, quella di alterare scientemente la verità. Non vorrei che Lei fosse caduto nella sua terribile trappola.
Non menzioni le Sacre Scritture, non si serva di Dio per portare avanti le sue teorie, i suoi ragionamenti, le sue convinzioni. Impari a servire piuttosto Dio ! E si ricordi che ci può essere anche un uso diabolico della Scrittura .
Lei non conosce la Chiesa cattolica e si è distanziato da quella Ortodossa. Ricordiamoci che il principe di questo mondo è detto anche diavolo (diabolos), divisore, colui che separa, il mentitore , il padre della menzogna, il principe delle tenebre che approfitta della notte per seminare zizzania......
Ripensi alla sua situazione e torni sulla retta via !
Viva Gesù e Maria ! blasius
D’altronde si chiama pure FELICE !
Tanti cari saluti con l’augurio di una buona estate ristoratrice.....