Liberate Daniele

ANSIA PER MASTROGIACOMO. I TALEBAN LO HANNO CONSEGNATO AI CAPI TRIBU’. PER EMERGENCY: ANCORA DETENUTO, ANCORA IN PERICOLO. IL FIGLIO: SPERO IN UNA SVOLTA - a cura di pfls

domenica 18 marzo 2007.
 

KABUL. 19 MARZO 2007: VIVA VIVA!!! VIVO VIVO!!! DANIELE MASTROGIACOMO E’ LIBERO E STA BENE!!! La sua prima telefonata: "Grazie a tutti"!!! Ruolo cruciale di Gino Strada!!! VIVA VIVA!!! VIVA L’ITALIA!!!


ANSA» 2007-03-18 13:19

MASTROGIACOMO, INCERTEZZA SI TRATTA ANCORA *

KABUL - La ’’situazione e’ estremamente complessa’’: il Governo e’ al lavoro, invita i media ’’alla cautela’’ e conferma che al momento Daniele Mastrogiacono ’’non e’ ancora libero’’.

Si chiude con la certezza che il giornalista di Repubblica ’’non e’ in mani italiane’’ una mattinata confusa nella quale una notizia della Reuters ha acceso le speranze annunciando la liberazione del reporter e scatenando una fibrillazione che ancora non si e’ spenta.

Le notizie sono confuse e le fonti abbottonate, ma Emergency ha fatto sapere che sono sorti problemi dell’ultima ora perche’ non tutte le condizioni poste dai taleban sono state soddisfatte, per cui Mastrogiacomo e’ ’’ancora detenuto, ancora in pericolo’’.

Da Kabul arrivano conferme che il giornalista di Repubblica sarebbe stato consegnato dai Taleban ai capi tribali, ma anche questa rassicurante informazione non viene confermata a Roma. Anzi, iniziano a circolare voci secondo le quali i Taleban potrebbero riprendersi il giornalista se tutte le condizioni da loro avanzate non saranno soddisfatte.

Palazzo Chigi e Farnesina sono impegnate al massimo livello sin da questa mattina: Romano Prodi e Massimo D’Alema lavorano attraverso numerosissime telefonate e in strettissimo raccordo tra loro. Il ministero degli Esteri ha invitato i media al senso di responsabilita’ sottolineando ’’come la diffusione di notizie non verificate puo’ compromettere l’andamento di questa fase delicata’’. Il portavoce del Governo, Silvio Sircana, confermando che ’’la situazione e’ ancora in evoluzione’’, ha concordato sulla necessita’ della ’’massima cautela’’ in questa fase. A dare l’atmosfera della complessita’ del momento e’ Emergency che, attraverso il vice-presidente Carlo Garbagnati, ha fatto sapere che la situazione piu’ che semplificarsi, si e’ complicata ancora di piu’.

La linea del Governo e’ quindi ora di massima cautela: informazioni con il contagocce fino a quando Daniele Mastrogiacomo ’’non sara’ finalmente in mani italiane’’.

FIGLIO, SPERO IN UNA SVOLTA

’Spero che ci sia stata davvero una svolta positiva e sono in attesa di notizie’. Lo ha detto all’Ansa Michele Mastrogiacomo, lui stesso giornalista, figlio dell’inviato di ’Repubblica’ rapito in Afghanistan. Michele Mastrogiacomo ha anche riferito di avere ricevuto una telefonata dall’ attuale moglie del padre. ’’Era agitata - ha detto -. Mi ha raccontato di una svolta, ma le notizie non erano confermate. Siamo rimasti d’accordo che ci saremmo risentiti non appena lei avesse avuto notizie piu’ precise’.


MASTROGIACOMO, TALEBAN: CONSEGNATO AI CAPI TRIBU’ *

KABUL - Il giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo e il suo interprete Adjmal Nashkbandi, rapiti tredici giorni fa nel Sud dell’Afghanistan, sono stati liberati dai Taleban e consegnati a capi tribali. Lo ha riferito il portavoce dei Taleban Qari Yusef Ahmadi, ma la notizia non ha trovato conferme da nessuna fonte italiana. Anzi, il GOverno sottolinea che non e’ libero, ma che procedono febbrilmente tutti i contatti possibili. Il governo italiano ha anche invitato alla massima prudenza sulle notizie in questo momento critico. Il comandante dei Taleban Ibrahim Hanifi, raggiunto telefonicamente dall’ANSA da Kabul, ha annunciato in prima mattinata che il rilascio sarebbe avvenuto ’’presto’’. ’’Siamo molto ottimisti, i negoziati sono andati bene e sara’ liberato presto’’, ha detto Hanifi, che parlava da una localita’ non identificata. Mastrogiacomo, ha aggiunto Hanifi - che e’ comandante della provincia di Helmand dove e’ stato catturato il 5 marzo l’inviato di Repubblica - ’’verra’ consegnato al governo afghano’’.

Hanifi ha detto che due Taleban nelle carceri afghane, Latif Hakimi e Ustad Yasir, sono stati gia’ liberati ieri sera. Riguardo al terzo, sulla lista di coloro di cui era stata richiesta la liberazione - Mohammed Hanif - ci sono notizie contraddittorie. Hanifi ha detto che ’’non era piu’ incluso e le trattative si sono concluse con la liberazione dei due’’, mentre Yusef Ahmadi sostiene che sono in attesa di un terzo rilascio, ma non indica di chi si tratti. Hakimi e Yasir erano stati arrestati insieme in Pakistan nell’ottobre 2005. Mentre Mohammed Hanif, 26 anni, laureato in sharia (legge islamica), e’ stato portavoce per soli due anni. Era stato arrestato nella provincia Sud orientale di Nangarhar due mesi fa, mentre rientrava dal Pakistan, ed e’ ancora in attesa di giudizio. Un’altra fonte afghana, a Kabul, ha riferito che Mastrogiacomo sarebbe gia’ nelle mani del governo afghano. Non e’ possibile trovare conferme a questa notizia. L’autista di Mastrogiacomo, Saied Agha, e’ stato ucciso due giorni fa, perche’ considerato una ’’spia’’.

FARNESINA, NESSUNA CONFERMA LIBERAZIONE

La Farnesina fa presente che non vi sono riscontri di nessun tipo alle notizie di agenzia (diffuse per prima della Reuters) sulla liberazione di Daniele Mastrogiacomo. In ambienti di Palazzo Chigi si precisa che ancora non ci sono novita’ sulla liberazione. Si continua quindi a lavorare. Anche da ambienti del ministero della Difesa per il momento non c’e’ alcuna conferma della presunta liberazione di Mastrogiacomo. ’’Non ci risulta’’, dice una fonte.

EMERGENCY; ANCORA DETENUTO,ANCORA IN PERICOLO

’’A Kabul non risulta una certezza di questo genere’’. Lo dice il vicepresidente di Emergency Carlo Garbagnati a proposito delle voci della liberazione di Daniele Mastrogiacomo. La situazione - sottolinea Garbagnati dal sito di ’Peacereporter’ - piu’ che semplificarsi, si e’ complicata ancora di piu’. ’’Se questa notizia e’ vera siamo felicissimi tutti - dice - ma a noi non e’ stata comunicata. A Kabul non risulta una certezza di questo genere e in assenza di certezza va considerato che si sta parlando di una persona ancora detenuta, ancora in pericolo’’.

* ANSA » 2007-03-18 12:06

ANSA - FAMIGLIA E COLLEGHI TRA ATTESA E SPERANZE


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