Osservatore Romano contro Baudo.
Sulle critiche al Papa, parole inopportune e inaccettabili *
(ANSA) - CITTA’ DEL VATICANO, 5 feb - "Inopportune affermazioni con toni ’irriguardosi, arroganti e inaccettabili". L’Osservatore Romano attacca Pippo Baudo. Nel quotidiano d’Oltretevere si e’ scagliato contro il conduttore che aveva criticato il Papa reo di non avere parlato della morte di Filippo Raciti ieri all’Angelus. ’Forse oltre che al calcio un anno sabbatico non farebbe male neppure a lui’. In un articolo che sara’ pubblicato domani il giornale sostiene che Baudo ha ’perso il senso del limite’.
La Santa Sede: «Critica non appropriata, la condanna è stata forte»
Catania: Baudo, Chiesa lontana da realtà
Il presentatore tv attacca la curia catanese: «La festa religiosa di Sant’Agata va avanti». Alemanno (An): «Un clamoroso equivoco» *
ROMA - Un duro attacco alla Chiesa siciliana. E anche al Papa. Giudicati entrambi «lontani dalla realtà». Pippo Baudo interviene all’interno della trasmissione televisiva «Quelli che il calcio» su RaiDue e censura fortemente la decisione della chiesa catanese di far uscire Sant’Agata dalla cattedrale di Catania per la festa a lei dedicata come ogni anno e di non lasciarla nella chiesa con a fianco la bara di Salvatore Raciti, l’ispettore di polizia ucciso negli scontri al di fuori dello stadio Massimino, mentre si giocava Catania-Palermo, venerdì scorso.
IL PAPA ALL’ANGELUS - Il noto presentatore ha poi censurato anche il Papa che all’Angelus non ha ricordato la morte di Salvatore Raciti, un decesso che ha investito, per il conduttore catanese, la coscienza nazionale degli italiani. «La festa di Sant’Agata non andava fatta. Lunedì ci saranno i funerali del poliziotto morto ma ci sarà anche la processione della statua. Invece la bara di Raciti doveva essere in chiesa sotto la statua. Il dovere della chiesa è essere vicini ai problemi sociali. E il Papa non ha detto una parola nell’Angelus» ha detto Baudo.
SANTA SEDE - Quella mossa al Papa per non aver parlato dei fatti di Catania è una critica «non appropriata». Lo ha detto il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, aggiungendo che «già sabato, tempestivamente, la Santa Sede, ad altissimo livello, aveva manifestato il proprio biasimo per questo gravissimo episodio». «Mi sembra assolutamente naturale - ha sottolineato il gesuita - che domenica il Papa abbia parlato di temi importanti per la società italiana, nel giorno in cui a questi temi la Chiesa italiana dedicava una giornata specifica». Sull’uccisione di Filippo Raciti il segretario di Stato Tarcisio Bertone aveva rilasciato sabato un’ampia intervista alla Radio Vaticana, e sulla stessa linea si era mosso L’Osservatore Romano, sostenendo che «il calcio è morto» e che bisogna «fermare i campionati almeno per un anno».
ALEMANNO: «SBAGLIA» - «Credo che un personaggio simpatico e intelligente come Pippo Baudo sia caduto in un clamoroso equivoco criticando lo svolgimento della festa di Sant’Agata». È lapidario il commento del parlamentare di An Gianni Alemanno in risposta alle critiche di Baudo. «Bisogna ricordare al presentatore - ha aggiunto il deputato - che le processioni religiose sono da sempre cerimonie con cui si affrontano i drammi della vita e i mali della società. Di fronte al grave lutto che ha colpito Catania e tutta l’Italia e di fronte al flagello della violenza negli stadi, la chiesa catanese aveva una ragione in più e non in meno per mantenere la festa religiosa e fare uscire la santa in processione».
* Corriere della Sera, 05 febbraio 2007
Sul tema, nel sito, si cfr.:
FLS
E BAUDO DISSE NO AL FAMILY DAY *
PIPPO BAUDO NON ANDRÀ IN PIAZZA AL FAMILY DAY. LO HA DETTO LUI STESSO IN UN’INTERVISTA ALL’ADNKRONOS, SPIEGANDO CHE NON INTENDE ESSERE STRUMENTALIZZATO.
Ma non basta: Baudo si schiera dalla parte dei diritti e spiega che "della famiglia si sta parlando troppo e la contrapposizione che la oppone ai Dico non funziona. Quello dei Dico è un problema non solo italiano, ma mondiale e va affrontato in modo serio dal governo senza fare steccati, manifestazioni pubbliche o avere atteggiamenti troppo plateali. Sono problemi seri che attengono alla famiglia, al ruolo dei sentimenti intimi. Vanno vissuti personalmente e con molto rispetto".
Non vale proprio per tutti, ma spesso invecchiando si migliora.
Al Pippo cretino nazional popolare sfugge che la Chiesa sta a Roma ma è un’istituzione universale. Nello stesso giorno in cui a Catania moriva un poliziotto, in Iraq venivano uccise 130 persone. Che è cosa un tantino più grave.In questo Paese nessuno sa più stare al proprio posto. In particolare i protagonisti dello star-system televisivo.
Dovrebbero limitarsi a presentare Festival sguaiati e reality dementi. Invece confondono la potenza del mezzo con la propria.Se la società (calcio compreso) «si sta disgregando» è anche perché costoro vi hanno assunto ruolo che non gli competono. Non è solo il calcio che andrebbe fermato per un anno, è la Tv, che ha distrutto ogni senso della gerarchia dei valori, che dovrebbe essere silenziata per alcuni decenni. A cominciare dal megalomane Baudo
Bravo Pippo!!!
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire al Papa come stanno le cose. Probabilmente pagherà di persona. Sarà "scomunicato" o non condurrà più Sanremo ma ne è valsa la pena. Se tutti avessimo il coraggio di dire al Papa, al Presidente del Consiglio o all’onorevole di turno, che siamo stufi di essere considerati delle pecore (non per nulla si chiamano "pastori di anime") ed esprimessimo le nostre opinioni in modo chiaro, come ha fatto Pippo, forse la nostra povera Italia sarebbe meno "povera". Ancora bravo e complimenti..... Zarro
....
Pippo, che cazzo fai?
Pippo, oh no no no nooo
Pippo, ma come no
Pippo, perbacco non si può ...
(Pippo di Zucchero Fornaciari)